Educazione fisica

Nel film di produzione italiana Educazione Fisica, diretto da Stefano Cipani, si seguono le vicende di tre ragazzi  tredicenni che frequentano l’istituto scolastico superiore Enrico Fermi, nella periferia romana, e che vengono indicati come responsabili degli abusi che ha subito una loro compagna di classe. 

Per questo motivo i rispettivi genitori di Cristian, Arsen e Giordano sono chiamati a rispondere delle azioni dei figli in un confronto davanti alla preside della scuola Diana Peruggia, interpretata dall’attrice Giovanna Mezzogiorno. I protagonisti Carmen Majano, impersonificata da Raffaella Rea, Franco Zucca, portato in scena dal famoso Claudio Santamaria e i coniugi Rossella e Aldo Stanchi si trovano così rinchiusi nella palestra della scuola, trasformata in un’aula di tribunale, a discutere dello spiacevole fatto che ha coinvolto i tre adolescenti. 

Ovviamente i genitori coinvolti cercano in tutte le maniere di giustificare la propria prole combattendo a spada tratta con qualsiasi ragionamento logico possa volgere la situazione a loro favore. I protagonisti così manifestano entrambi i volti della stessa medaglia, presentandosi non solo come imputati, ma anche come accusatori.

Oscillando tra situazioni di incredulità, d’inganno e d’insabbiamenti della verità, gli adulti protagonisti del film dimostrano di essere le vere persone immature in questa storia, fungendo da porta d’accesso alla bestialità dell’animo umano (e qui vediamo la firma dei fratelli D’Innocenzo). Il finale che svolta quasi nel thriller dimostra come la verità faccia paura agli adulti, e quanto poca cura in realtà si ha degli adolescenti, che avrebbero dovuto forse essere gli unici protagonisti del film.