E venne il giorno

New York. Central Park. Improvvisamente un numero sempre crescente di persone accusa uno stato confusionario, dal quale escono solo togliendosi la vita. Questo misterioso fenomeno di suicidi di massa non è un caso isolato e diviene ben presto una sorta di epidemia dilagante. Se inizialmente si pensava ad un attacco chimico, la sempre maggiore estensione dei casi porta a valutare altre ipotesi.

Elliot e Alma Moore, accompagnati dall’amico Julian e sua figlia Jess, decidono di allontanarsi da Filadelfia, salendo sul treno per Harrisburg. Il caos dilaga però anche nell’entroterra e i passeggeri sono costretti a scendere e proseguire a piedi nelle campagne. Alma e Elliot decidono di accettare un passaggio in auto mentre Julian sceglie di dirigersi verso Princeton per rintracciare sua moglie. Affiderà quindi Jess alla coppia di amici.

I due sconosciuti condivideranno con Elliot e Alma la loro ipotesi sui recenti fatti sconvolgenti. Secondo i due vivaisti il contagio potrebbe dipendere da una tossina che le piante producono e diffondono per autodifesa. Il gruppo è costretto però a proseguire a piedi, essendo la strada bloccata da un gruppo di cadaveri, segno che le morti inspiegabili si stanno verificando anche in quel luogo.

Vediamo intanto che Julian sta andando incontro a morte certa, in quanto anche Princeton, come gli altri grandi centri abitati, è ormai in preda al delirio. Il gruppo di Elliot continua nel suo cammino a perdere componenti, fino a che i tre protagonisti, Alma, Elliot e Jess non raggiungono una casa apparentemente abbandonata. La padrona di casa, un’anziana signora è in realtà presente. Dopo averli ospitati si toglierà però anche lei la vita il mattino seguente. I tre saranno però miracolosamente salvi.