Cape Fear – Il promontorio della paura

Max Cady è un galetto rilasciato dopo quattordici anni dal penitenziario dove stava scontando una pena di stupro. Avvocato difensore di Cady era Sam Bowden, oggi di grande fama ma dalla vita privata tutt’altro che perfetta. Bowden vive in una cittadina del North Carolina con la moglie e la figlia adolescente Danielle, nel mentre però porta avanti una relazione clandestina.

Cady è però deciso a vendicarsi dell’avvocato perché convinto che durante il processo tenutosi nel 1977, Bowden non si fosse troppo impegnato in sua difesa. Giunto in città comincia a perseguitare lui e la sua famiglia, senza però oltrepassare la legge. Avvicina la figlia di Bowden e l’amante di lui, venendo accusato dall’avvocato ma senza sufficienti prove.

La situazione peggiore e quindi Bowden decide per prima cosa di assoldare un detective per pedinare Cady e poi ingaggia tre uomini per pestarlo. Cady riesce così a ottenere un’ordinanza restrittiva, che impone a Bowden una distanza di almeno cinquanta metri. Oltre a questo la vita coniugale ed il rapporto con la figlia si aggrava sempre di più.

Senza più forze e disperato dall’estenuante situazione, trascina con sé la famiglia a Cape Fear sperando di depistare Cady. L’ex galeotto è però sempre un passo avanti al suo rivale ed è pronto a sferrare la mossa decisiva per completare la sua vendetta. Un film dalla tensione crescente e dal ritmo serrato che attinge dallo stile hitchcockiano e offre un’altra grande interpretazione di Robert De Niro.