Caos calmo

Il protagonista della storia è Pietro Paladini, un uomo poco più che quarantenne con un ottimo lavoro, una moglie che lo ama e una figlia di nome Claudia. Un giorno d’estate sua moglie Lara se ne va per un aneurisma, ma lui non c’era. Stava salvando la vita a un’altra donna in spiaggia, una sconosciuta. Pietro, rimasto vedovo improvvisamente, elabora il proprio lutto isolandosi dal mondo esterno.

Una mattina, dopo aver accompagnato la figlia a scuola, decide di fermarsi ad aspettarla fino alla fine delle lezioni sedendosi su una panchina. E così anche i giorni seguenti. In quel lasso di tempo Pietro riceverà visite di molti personaggi a lui familiari accorsi per consolarlo (tra cui il fratello, la cognata, i colleghi e anche la sconosciuta che ha salvato al mare quel giorno diventato il più brutto della sua vita), ma anche per confidargli i loro problemi. Nell’essere assente dalla vita quotidiana e nel non esternare nessun tipo di dolore finisce per assorbire quello degli altri.

Inizia a vivere dentro di sé un “caos calmo“, mette in pausa la sua vita e si limita ad ascoltare le persone che vanno a fargli visita. Ma saranno proprio questi personaggi in crisi, pieni di complessi interiori, e la conoscenza di nuovi individui tra cui un bambino con Sindrome di Down, che porteranno Pietro a vedere la vita da un punto di vista differente. In questo modo Pietro inizia a reagire alla recente perdita subita e comincia a vivere di nuovo.