Big Sleep

Big Sleep si presenta come un film drammatico, ritratto di modi e costumi tipici della società sudcoreana. Il regista, tuttavia, decide di non riportare alcuna critica sociale, ma di raffigurare semplicemente, tramite l’incontro dei due protagonisti, il senso di frustrazione e di privazione che caratterizza gli abitanti delle città coreane. “Ho deciso di raffigurare ciò di cui si parla di meno”, ha affermato al Giffoni Film Festival 2023. 

Gilho e Kiyoung si incontrano una fredda notte d’inverno in città. Kiyoung lavora in una fabbrica, suo padre è invalido, il figlio si occupa di lui. Kiyoung non ha alcuna forma di svago oltre il lavoro e la cura del padre. Una sua collega in fabbrica cerca di distrarlo, invitandolo spesso a cena, cercando di comunicare con lui. Kiyoung è tuttavia costantemente distaccato e chiuso in se stesso. Pur apprezzandone la compagnia, non riesce ad uscire dall’isolamento sociale nel quale si è costretto a vivere.

Gilho ha invece 16 anni. Sua madre è morta, non conosce il padre e vive con il patrigno che lo picchia ogni notte, tornando a casa. Gilho decide così di fuggire. Pur non avendo un posto in cui stare, munito solamente di uno zaino, trascorre le notti sotto l’appartamento di Kiyoung. 

L’uomo decide così di invitarlo a casa, senza troppi giri di parole. Kiyoung si assicura che il ragazzo abbia un telefono e che non trascorra il proprio tempo in strada. Il gruppo di amici, tuttavia, abbandonato come Gilho, cerca di portarlo alle vecchie abitudini di continuo.