Before I go to sleep

Christine è una donna che soffre di amnesia anterograda. L’inizio della patologia è stato attribuito, secondo quanto le ha detto il marito Ben, da un incidente. La donna ricorda nitidamente i primi vent’anni della sua vita, ma da quel momento in poi i suoi ricordi si perdono. Ogni mattina infatti, i ricordi più recenti si annullano, facendo tabula rasa della sua memoria.

A seguirne il decorso c’è il dottor Nasch. Ogni giorno le chiede dei progressi e le ha consigliato di registrare quotidianamente i progressi della donna, in modo tale da poterli sempre monitorare, anche se lei non li ricorda. Un modo semplice per non dover ripetere tutti i giorni lo stesso procedimento di recupero. La donna tiene questa sorta di diario con una videocamera.

Man mano che la protagonista si immerge nel suo passato, le incongruenze con il suo presente aumentano. La donna scopre che la ragione della sua patologia non è affatto un incidente, bensì un’aggressione che lei subì prima dell’inizio delle amnesie. Inoltre, scopre di avere un figlio, che lei non è ancora riuscita a vedere dall’inizio della sua patologia, e che la sua amica Claire non si è trasferita, ma vive ancora vicino.

L’uomo che si spaccia per suo marito si rivela alla fine per quello che è: Mike, l’ex amante della donna e autore dell’aggressione ai suoi danni. Quando lui torna ad usare violenza nei suoi confronti, Christine riesce a metterlo alle strette a a consegnarlo finalmente alla giustizia. Ricoverata ma in recupero (anche dal punto di vista della memoria), la donna può finalmente rivedere il suo vero marito, Ben, e suo figlio Adam.