Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio

Il 26 Novembre 2006 il giovane lavorante del Taj Hotel, Arjun, viene quasi licenziato dal suo superiore, salvo poi venir relegato al ristorante dell’albergo. Quella stessa sera giungono all’hotel alcuni prestigiosi avventori, tra cui l’iraniana Zahra, suo marito David e il ricchissimo russo Vasilij. La stessa sera, alcuni terroristi iniziano a mettere a ferro e fuoco alcune zone della città.

Insieme con alcuni superstiti, alcuni attentatori si infiltrano nell’hotel e iniziano a fare fuoco sugli avventori dell’albergo. Arjun inizia a dare una mano agli ospiti dell’hotel, mentre Zahra e David inizialmente riescono a tenere al sicuro il figlio e la sua babysitter Sally. Dopo un primo momento però, David fa una mossa avventata e viene catturato dagli attentatori, che lo mettono insieme agli altri ostaggi.

Il giorno successivo inizia con un tentativo da parte della polizia di entrare nell’albergo. Gli agenti vengono però brutalmente respinti dagli attentatori. Nello stesso tempo, Arhjon prova a portare in salvo una ragazza ma viene fermato dalla polizia perché ritenuto uno degli attentatori e la ragazza viene uccisa. Risolta l’incomprensione, il giovane poi aiuta gli agenti ad impedire che un attentatore entri in una stanza.

Il terzo giorno, un gruppo di superstiti tra cui Zahra e Vasilij, stanchi e disperati dal mancato arrivo della polizia, tentano di uscire ma vengono fermati dagli attentatori e messi con gli altri ostaggi. Visto la difficile situazione e le autorità che premono, gli attentatori decidono quindi di andarsene, lasciando l’hotel in fiamme. Durante la fuga, i terroristi però vengono intercettati e uccisi tutti, tranne uno. La polizia aiuta poi gli ostaggi, tra cui Zahra e Arjun a uscire e rincongiungersi con le loro famiglie.