Argo

Nel 1979, durante la rivoluzione islamica in Iran, gli Stati Uniti offrirono asilo allo Scià Reza Pahlavi. A quel punto, il governo iraniano, che aveva intenzione di ottenerne l’estradizione, ordinò alle proprie forze armate di assaltare l’ambasciata statunitense nella capitale Teheran. La sede venne occupata per più di 400 giorni e furono fatti più di 50 ostaggi tra i diplomatici.

Sei di loro riescono però a fuggire e dopo non poche difficoltà a trovare riparo, vengono accolti e protetti dall’ambasciatore canadese. I fuggiaschi non possono però trattenersi troppo a lungo senza venir fatti prigionieri o senza essere uccisi. Il governo USA si serve quindi dell’agente CIA Mendez e di un gruppo di supporto direttamente da Hollywood. Il piano sotto copertura elaborato da Mendez prevede infatti che i 6 si fingano un gruppo di produttori canadesi in cerca delle location perfette per il loro film sci-fi “Argo”.

Per rendere il tutto maggiormente plausibile, Mendez si mette in contatto con John Chambers, celebre truccatore di Hollywood, che a sua volta chiamerà in aiuto il produttore Lester Siegel. Il 6 fonderanno in tal modo una vera e propria società di produzione per sviluppare il film ed annessa sceneggiatura.

Mendez riuscirà a raggiungerli sotto falsa identità e si unirà al gruppo, consegnando loro passaporti falsi di nazionalità canadese. I 6, inizialmente restii ad approvare il folle piano, accettano la proposta di Mendez. Durante il tragitto in direzione aeroporto la troupe incontrerà alcune difficoltà. L’operazione verrà anche sospesa ad un certo punto, ma tutto procede per il meglio, con l’imbarco degli americani poco prima di essere raggiunti dai militanti iraniani.