300 – L’alba di un impero

La battaglia di Maratona assegna un importante successo alla flotta greca ma soprattutto decreta la morte del re persiano Dario per mano del soldato e stratega ateniese Temistocle. Questo scatena il desiderio di vendetta della guerriera Artemisia, schiava greca leale al nuovo sovrano Serse, seguito dal suo popolo come se fosse una divinità.

In cerca di rinforzi, Temistocle si reca presso gli spartani per chiedere l’intervento di re Leonida e delle sue prodi armate. L’aiuto è però negato dalla regina Gorgo, perciò Atene deve prepararsi a fronteggiare da sola le flotte persiane. Nonostante la differenza numerica il soldato ottiene due successi consecutivi scatenando l’ira di Artemisia.

Riconoscendo il valore del suo rivale, la guerriera invita Temistocle a bordo della sua nave per sedurlo e farlo passare dalla parte di Serse. Il soldato declina la proposta ed alimenta quindi l’odio di Artemisia che ha un conto in sospeso con il popolo greco per quanto accaduto alla sua famiglia. La donna prepara tutta la flotta persiana e incendia quella avversaria, compresa quella dove pensa si trovi Temistocle.

Intanto i 300 spartani guidati da Leonida hanno affrontato le truppe di Serse nello stretto delle Termopili finendo sconfitti. Per questo motivo Temistocle decide di tornare dalla regina Gorgo per chiedere ancora una volta un supporto, ma nuovamente vede rifiutata l’offerta. Si prepara quindi quello che sembra essere il conflitto decisivo presso Salamina, uno scontro epico tra due grandi flotte navali.