Alba dell’Uomo, millenni prima della civilizzazione. Tribù di primati senza intelletto si scontrano per il controllo del territorio e del poco cibo. La tribù di Guarda-La-Luna viene cacciata dal proprio stagno, ma si imbatte in un misterioso monolite (che poi si scoprirà essere di natura aliena) che emette flussi di informazioni e conoscenza. Attraverso il monolite, la tribù apprende l’uso del primo utensile, della prima arma di difesa e attacco, segno distintivo scelto non a caso come punto di partenza della civilizzazione.
Millenni nel futuro, siamo nel 2001. La conquista dello spazio e dell’energia nucleare ha portato alla scoperta di un altro monolite sul lato oscuro della Luna. Una volta scoperchiato, il monolite invia un messaggio radio sotto forma di coordinate che rimandano a un settore fra Giove e Saturno. Un altro tassello, un altra briciola nel percorso di civilizzazione avviato dalla razza aliena millenni prima e voluto per far evolvere l’umanità.
Missione Giove: l’astronave Discovery viene inviata nelle profondità del Sistema Solare con a bordo 5 astronauti e un super-calcolatore di bordo della serie HAL-9000. Tre astronauti sono ibernati, mentre David Bowman e Frank Poole rimangono a guardia della nave. Ma quando HAL inizia a dare segni di squilibrio e i due astronauti decidono di disattivarlo, il computer risponde ribellandosi al controllo umano, tentando di ucciderli e di sabotare la missione.
Solo uno dei due arriverà a destinazione, trovandosi proiettato in un viaggio incomprensibile e allucinatorio attraverso la Porta delle Stelle. Il passaggio interdimensionale è stato lasciato dagli alieni, assieme all’ennesimo monolite, per guidare gli astronauti verso la svolta successiva dell’evoluzione umana. Dopo l’incontro con la razza superiore, il pilota sarà pronto a rinascere come Fanciullo delle Stelle, facendo il suo ritorno sulla terra sotto una forma del tutto nuova. Molti di questi passaggi – la natura aliena del monolite, il rapporto fra gli umani e la razza superiore, il senso stesso del viaggio della Discovery – rimasero oscuri, per anni, agli occhi degli spettatori.
Ma l’uscita dei romanzi di Clarke facilitò la comprensione del film, che molti collegarono ai tre stadi dell’evoluzione nel superuomo in Così Parlò Zarathustra di Freidrich Nietzsche. Per anni, Kubrick si rifiuto di offrire un’interpretazione univoca: “Io non voglio precisare una chiave di interpretazione di 2001 che ogni spettatore si sentirà obbligato a seguire, altrimenti lui penserà di non aver colto il punto“. Più avanti però, avrebbe parzialmente confermato l’interpretazione nietzschana: “Qualcuno ha detto che l’uomo è l’anello mancante tra le scimmie primitive e gli esseri umani civilizzati. Si può senz’altro dire che è una delle linee interpretative del film“.