La notizia è di quelle da acquolina in bocca, soprattutto per il gentil sesso: da indiscrezioni piuttosto forti, sembra proprio che Jason Momoa, star di Aquaman e del Trono di Spade, sia in trattative avanzate per entrare nel cast di Dune. Per chi non dovesse saperlo, si tratta del nuovo film del celebre regista canadese Denis Villeneuve, che vanta già un cast di tutto rispetto.
Al film, infatti, che per ora non ha ancora una data di uscita, prenderanno già ufficialmente parte Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Dave Bautista, Stellan Skarsgård, Charlotte Rampling, Javier Bardem e Josh Brolin. Un parterre de roi, insomma, per un film che costituisce senza ombra di dubbio uno dei progetti più ambiziosi del cineasta, già autore di film come Arrival e Blade Runner 2049.
Per chi non dovesse esserne a conoscenza, infatti, Dune è tratto da una celebre romanzo, capostipite di una fortunatissima saga letteraria, pubblicato nel 1965 dallo scrittore statunitense Frank Herbert; il romanzo, che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo, è considerato una pietra miliare della fantascienza, tanto da aver influenzato persino la saga cinematografica di Star Wars. Il libro narra la storia della sfida tra la dinastia Atreides e quella Harkonnen per il controllo del pianeta Arrakis, unico luogo di produzione, raccolta e raffinazione del Melange, una preziosissima sostanza fondamentale per la struttura della società galattica per motivi che vengono descritti nel romanzo e nella saga.
Dune, peraltro, ha già visto una trasposizione cinematografica nel 1984, ad opera nientemeno che di David Lynch e con un cast composto, fra gli altri, da Kyle MacLachlan (futuro protagonista di Twin Peaks), Max Von Sydow, Freddie Jones, Sean Young, Virginia Madsen, Brad Dourif, Silvana Mangano e Sting. La pellicola, inizialmente stroncata da critico e pubblico, è stata tuttavia progressivamente rivalutata, fino ad esser considerata un piccolo cult del cinema fantascientifico.
Il lavoro di Villeneuve, ad ogni modo, pare proprio ripromettersi di far dimenticare l’opera di Lynch e, per sua stessa ammissione, il regista canadese vorrebbe creare una sorta di sua “Star Wars” personale. Che dite, ci riuscirà?