Donnie Darko, spiegazione del finale e del paradosso temporale

Dalla sua uscita nel 2001 Donnie Darko ha sollecitato ogni spettatore nello scoprire la sua complessità. Film di fantascienza fondato su teorie temporali e paradossi, cerchiamo di dare la spiegazione più plausibile agli intricati avvenimenti. Il film andrà in onda questa sera 3 agosto 2023 alle ore 21.30 sul canale La7D.
Donnie Darko, spiegazione del finale e del paradosso temporale

Quando si pensa a quei film passati in sordina all’uscita ma divenuti intramontabili cult con il passare degli anni e l’approdo in home video non si può che pensare a Donnie Darko. Diretto da Richard Kelly, il film ha il merito di aver lanciato definitivamente Jake Gyllenhaal ma anche di aver reso iconico il personaggio di Frank ed il suo “stupido costume da coniglio”. Ma a far ancora discutere e confrontare i fan è la cripticità della storia ed un finale dalle innumerevoli letture. Analizziamo dunque quella che forse è la teoria più attendibile, quindi ALLERTA SPOILER!

Donnie Darko, la trama

È la notte del 2 ottobre 1988 quando la vita di Donnie, adolescente impopolare ed affetto da schizofrenia, viene sconvolta da un avvenimento surreale. Il motore di un aereo precipita sulla casa della famiglia Darko, schiantandosi sulla stanza di Donnie che, colpito da un episodio di sonnambulismo, sfugge alla strage. Il ragazzo fa però la conoscenza di Frank, bizzarra figura con indosso un costume da coniglio antropomorfo, che gli consegna un messaggio fatale. La creatura gli rivela che in 28 giorni, 6 ore, 42 minuti e 12 secondi, il mondo finirà.

Tra viaggi nel tempo e wormhole

Una scena di Donnie Darko
Una scena di Donnie Darko

Donnie diventa protagonista di una corsa contro il tempo, lungo la quale si interfaccia con personaggi ambigui ed una società assente e disinteressata ai drammi esistenziali delle nuove generazioni. Il ragazzo entra quindi in possesso di alcuni elementi che risultano fondamentali anche per lo spettatore nella risoluzione dell’enigma. Accantonata l’ipotesi del sogno o delle conseguenze della schizofrenia, prende quindi largo la teoria dei viaggi temporali e degli Universi Tangenti, più volte presente al cinema. Durante l’inesorabile countdown, Donnie riceve infatti un libro intitolato La Filosofia dei Viaggi nel Tempo. Opera di pura invenzione ma influenzato dagli studi di Hawking.

Secondo tale teoria, la caduta del motore avrebbe generato un cosiddetto Universo Tangente, un universo parallelo, ovvero una spaccatura nell’universo principale che però, a causa dell’instabilità, collassa dopo poco tempo (i 28 giorni, 6 ore ecc…) formando un buco nero che potrebbe distruggere l’esistenza umana. Ecco che viene quindi designato una specie di “ricevitore” (Donnie) a conoscenza del paradosso con lo scopo di ripristinare la condizione originaria. Collegamento tra questi universi è il wormhole, una scorciatoia temporale in grado di far viaggiare nel tempo.

Alla fine il nostro Donnie comprende la necessità del suo sacrificio, di dover viaggiare attraverso il “buco verme” e morire nella notte del 2 ottobre. In questo modo diventa evidente come l’inizio e la fine del film si svolgono nell’Universo principale, mentre la restante parte in quello Tangente. Conseguenza di questa scelta è la vita salvata a Gretchen ma anche allo stesso Frank, oltre che di tutta l’esistenza umana. Donnie Darko è quindi certamente un film stratificato che sconvolge ad ogni visione ma che significa molto di più che la sua risoluzione.

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