Diane Keaton torna a schierarsi con l’amico Woody Allen e lo fa su Twitter, allegando una vecchia intervista del 1992 in cui si difende dalle stesse accuse.
Diane Keaton si era già pronunciata, in passato, a favore del regista Woody Allen, amico e collega dell’attrice già dai tempi di Io e Annie. Era il 2014 e Dylan Farrow aveva accusato la Keaton di stare difendendo un molestatore. Allora, come oggi, la risposta di Diane Keaton è la stessa: “Io credo al mio amico”.
“Woody Allen è mio amico e continuo a credere in lui. Potrebbe interessarvi dare uno sguardo ad un’intervista rilasciata a 60 minute del 1992 e provare a vedere cosa ne pensate”.
Woody Allen is my friend and I continue to believe him. It might be of interest to take a look at the 60 Minute interview from 1992 and see what you think. https://t.co/QVQIUxImB1
— Diane Keaton (@Diane_Keaton) January 29, 2018
Si tratta del lontano 22 Novembre 1992, Woody Allen rilascia un’intervista al corrispondente Steve Kroft inerente le accuse di molestie, ai danni della figlia Dylan, mosse da Mia Farrow nei confronti dell’ex marito. Il ritratto della Farrow che emerge dalle parole del regista, è quello di una donna instabile e irrazionale, furiosa e vendicativa.
Secondo quanto racconta Allen, Mia Farrow aveva trovato delle foto compromettenti della figlia 21enne Soon-Yin Previn – avuta dal precedente marito Andrè Previn – e questo l’aveva fatta infuriare al punto tale da minacciarlo di togliergli una figlia, per una figlia.
“Di solito inizia con una lite domestica e poi nel fervore di un’amara battaglia per la custodia, una parte accusa l’altra di un crimine indicibile: abuso sessuale sui bambini. In alcuni casi, senza dubbio, le accuse sono vere, in altri un’arma di vendetta. È una storia che abbiamo già trattato in 60 minuti, ma questa è diversa perché tutti conoscono i genitori, almeno dai film.”
Con questo preambolo, Steve Kroft, in un episodio prodotto da Victoria Gordon e L. Franklin Devine passa la parola ad Allen. Il regista, in quel periodo, stava affrontando una difficile battaglia per la custodia e in seguito alle accuse, si era messo totalmente a disposizione della giustizia, sottoponendo se stesso e la stessa Dylan ad una serie di test per sondarne la colpevolezza. Da tutti, venne fuori innocente.
“Un mese prima del presunto incidente con Dylan, Allen dice di aver trovato questo biglietto su una porta mentre era a casa di Farrow per il compleanno di Dylan. Si legge: – Molestatore di bambini alla festa di compleanno! Manipolato, poi abusato di una sorella, ora si concentra sulla sorella più giovane -“.
Allen racconta anche che, appena una settimana dopo le accuse, la Farrow disse al regista di aver preso appuntamento con la costumista per il film per il quale avrebbero iniziato le riprese cinque settimane dopo. La Farrow fu poi sostituita da Diane Keaton.
“Stai scherzando? Mi stai accusando di molestie su minori, e pensi che continueremo con il film?”
Il regista sottolinea anche le numerose volte in cui è stato minacciato di morte dalla donna, o racconta di aver ricevuto un biglietto di San Valentino piuttosto agghiacciante… Steve Kroft si domanda se Mia Farrow possa essere sinceramente convinta delle accuse mosse o se è consapevolmente in cattiva fede. Allen sembra convinto della sua cattiva fede, ricordando una telefonata in cui le gli disse “Ora vedrai cosa ti combino”.
Il regista, in conclusione, dice di non essere preoccupato per la reputazione che deriverà da questa storia: l’unica cosa di cui gli interessa è la possibilità di continuare a vedere i suoi figli.
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