A partire da oggi, 11 aprile 2023, gli appassionati del cinema italiano avranno finalmente l’opportunità di godersi in streaming su Sky e NOW Diabolik – Ginko all’attacco!. Si tratta del sequel del primo capitolo dei fratelli Manetti, incentrato sul celebre ladro nato dalle pagine dei fumetti creati dalle sorelle Angela e Luciana Giussani. Il film, che ha debuttato nelle sale italiane il 17 novembre 2022, rappresenta un momento spartiacque per la saga, che prevede attualmente la produzione di un’altra pellicola dedicata al Re del Crimine.
Il film Diabolik – Ginko all’attacco! spinge ancora di più il piede sull’acceleratore rispetto al suo predecessore, forse cercando di rimediare alle critiche ricevute con l’opera prima. Tuttavia, nonostante questo tentativo, il film rimane coerente con l’universo narrativo già creato. Come il sottotitolo suggerisce, la pellicola sceglie di puntare maggiormente i riflettori sul personaggio di Ginko, vero protagonista del film, che purtroppo non sempre riesce ad emergere come avremmo voluto, anche a causa di una sceneggiatura traballante in alcuni momenti.
La trama del film
Il film Diabolik – Ginko all’attacco! segue la tradizione del personaggio, iniziando subito con una scena d’azione che vede Diabolik e la sua compagna impegnati nel furto della preziosissima corona di Armen. Successivamente, il ladro ruba anche gli altri gioielli della collezione, ritenendo così di aver completato la sua missione. Tuttavia, ciò che Diabolik non sa è che tutto ciò faceva parte di un elaborato piano dell’ispettore Ginko. Infatti, avendo previamente marcato i gioielli, Ginko riesce a localizzare il covo del Re del Terrore e a tendere un agguato alla coppia di ladri.
Durante la fuga dalle forze di Ginko, Eva Kant, la compagna di Diabolik, si ferisce e viene abbandonata dal suo amante. Questo evento porta la rapinatrice a cercare vendetta nei confronti di Diabolik, il quale dovrà vedersela con il tradimento di Eva. Quest’ultima si rivelerà infatti molto utile per le indagini di Ginko, fornendo informazioni preziose sulle mosse del Re del Terrore.
Il film mette in scena un intreccio di intrighi e colpi di scena, che vedono i protagonisti coinvolti in una serie di eventi che li porteranno quindi a confrontarsi l’uno contro l’altro.
Diabolik cambia volto, questa volta senza maschere

Uno degli aspetti che salta subito all’occhio degli spettatori è il cambio del protagonista. Infatti, molto tempo prima dell’uscita del film, la notizia dell’abbandono di Luca Marinelli dal progetto ha suscitato un certo scalpore. Al suo posto, nei panni del celebre ladro, è stato scelto Giacomo Gianniotti. Il motivo di tale sostituzione è presto spiegato: gli impegni di Marinelli non gli hanno permesso di partecipare alle riprese del secondo capitolo della saga, così come della terza e ultima pellicola della trilogia.
Tuttavia, in Diabolik – Ginko all’attacco!, Gianniotti non si distingue particolarmente, anche a causa della scelta stilistica dei Manetti Bros nella realizzazione del film. Infatti, il loro intento è stato quello di riprodurre il fumetto in modo fedele e preciso. Questa filosofia ha inevitabilmente influenzato la recitazione di tutti gli attori presenti sul set, che, come se fossero sulla pagina di un fumetto, sono risultati piatti e bidimensionali, privi di profondità.
Il personaggio di Giannotti, pertanto, non riesce ad incidere in modo significativo, lasciando poco impatto nella memoria dello spettatore. Tuttavia, l’attore è riuscito a tratteggiare un Diabolik che, seppur limitato, rimane coerente all’universo creato dalla Giussani e riprodotto in questa pellicola.
Diabolik – Ginko all’attacco! è un fumetto al cinema

Prima di giudicare Diabolik – Ginko all’attacco!, è necessario apprezzare l’approccio dei Manetti Bros. Gli autori hanno deciso di realizzare un film che rispetta la sua fonte d’ispirazione, il fumetto. Questa scelta di realizzare una pellicola che segue le dinamiche fumettistiche del personaggio, anche a discapito delle regole cinematografiche tradizionali, ha reso il film estremamente divisivo. Tuttavia, va sottolineato come l’innovazione sia un elemento fondamentale nel campo artistico del cinema. Il cinema è un’arte, oltre che una forma di intrattenimento, e fondamentale è quindi anche la capacità di innovare.
In tal senso, il film è una sorta di tributo al fumetto, e questo è senza dubbio il suo più grande punto di forza. Tuttavia, questo stesso omaggio risulta essere il tallone d’Achille del film, poiché questa ricerca della fedeltà rende la narrazione troppo artificiosa e bidimensionale.
In cosa spicca Diabolik – Ginko all’attacco!

Il film si distingue particolarmente per la sua ambientazione, oltre alla capacità di immergere lo spettatore in un mondo ormai andato, direttamente dagli anni settanta. La cura e l’attenzione dedicata alla scenografia, ai costumi e alla colonna sonora sono di buon livello e contribuiscono in maniera significativa a creare l’atmosfera suggestiva che caratterizza la pellicola. La cornice che fa da contorno alla vicenda è sicuramente la cosa migliore che il film riesce a portare avanti.
Anche la recitazione dei tre protagonisti principali è da apprezzare, con Giacomo Gianniotti che riesce ad essere più convincente di Luca Marinelli nel ruolo del protagonista, Diabolik. Miriam Leone, nei panni di Eva Kant, e Valerio Mastandrea, nella parte del poliziotto Ginko, offrono interpretazioni solide nonostante l’artificiosità dei dialoghi. In particolar modo Valerio Mastandrea riesce ad essere credibile nel ruolo dell’ispettore e nonostante il tono della pellicola, il personaggio ne esce a testa alta.
La scelta di impostare la recitazione così sopra le righe, poco sfumata e atona, potrebbe risultare quasi parodistica per alcuni spettatori. Questo potrebbe rappresentare un elemento di estraniazione dalla narrazione e limitare l’impatto emotivo dei personaggi sul pubblico.
Perché Diabolik 2 è fondamentale per il nostro cinema
Ciò che però rende Diabolik – Ginko all’attacco! un film coraggioso è la sua decisione di seguire fedelmente le dinamiche fumettistiche del personaggio, al punto da trascurare le normali regole cinematografiche. Questa scelta risulta essere il motivo principale della forte polarizzazione dell’opinione degli spettatori sulla pellicola, ma è anche la ragione per cui il film è così originale.
In un’industria cinematografica italiana spesso poco incline a correre rischi e che preferisce le strade già battute, i Manetti Bros si sono distinti per aver avuto il coraggio di osare qualcosa di diverso e di portare sul grande schermo una produzione che non ha precedenti nel cinema italiano. Diabolik – Ginko all’attacco! è dunque un esempio di sperimentazione cinematografica, e merita di essere per questo quantomeno rispettato.
Una trama troppo debole

Il principale problema di Diabolik – Ginko all’attacco! risiede nella sceneggiatura. Rispetto al primo film, l’intreccio della trama appare più didascalico e manca di momenti di azione che avrebbero reso la pellicola più coinvolgente. Inoltre, l’effetto sorpresa è quasi del tutto assente, poiché i pochi colpi di scena non riescono a suscitare alcuna emozione nello spettatore. La narrazione si sviluppa seguendo uno schema già visto e rivisto nel cinema, e il film non riesce a sorprendere o a catturare l’attenzione di chi guarda, che avverte una sensazione di dejà vu fin dalle prime scene.
Sembrerebbe che i Manetti Bros abbiano concentrato i loro sforzi soprattutto nel mantenere la massima fedeltà possibile al fumetto, trascurando invece le enormi potenzialità che il cinema ha da offrire. Ciò ha portato ad una pellicola che, pur essendo ben realizzata dal punto di vista tecnico, risulta piuttosto noiosa e prevedibile dal punto di vista narrativo. E ciò che risulta maggiormente evidente è la mancanza di un vero e proprio protagonista. Diabolik è principalmente assente e Ginko, che dovrebbe sostenere il racconto, non viene supportato da una sceneggiatura in grado di evidenziare la genialità che lo contraddistingue come personaggio.
Nel film, abbiamo anche la presenza di Monica Bellucci, nel ruolo di Altea, la duchessa di Vallenberg e l’amore segreto dell’ispettore. Purtroppo, la performance dell’attrice non è all’altezza degli altri comprimari, soprattutto a causa dell’accento marcato scelto per il suo personaggio.
Cosa rimane dopo Diabolik – Ginko all’attacco!

Come sapete, il film Diabolik – Ginko all’attacco! non sarà l’ultimo della serie, poiché è già stato programmato un terzo e conclusivo capitolo. Questo sequel riprende esattamente da dove avevamo lasciato, mantenendo tutte le caratteristiche che l’hanno contraddistinto fin dall’inizio.
Se siete stati tra gli spettatori che hanno apprezzato il primo film dei Manetti Bros (qui la nostra recensione), allora questo secondo capitolo potrebbe sicuramente fare al caso vostro. Tuttavia, se appartenete alla categoria di pubblico che non ha gradito la prima pellicola, è importante tenere a mente che questo sequel rimane fedele alle sue origini, e quindi si discosta notevolmente dal modo di fare cinema a cui siamo abituati.
Il nostro consiglio è di vedere Diabolik – Ginko all’attacco! solo se siete pronti ad immergervi in un’esperienza che si allontana dal classico modo di fare cinema. Dovete essere pronti ad affrontare la pellicola come se steste godendo di un’esperienza visiva particolare e innovativa, che non mira a piacere al pubblico, ma piuttosto a rappresentare visivamente un’opera cartacea. Diabolik – Ginko all’attacco! è un fumetto parlante.