Novembre sta abbassando i gradi del termometro. Il freddo sta arrivando da alcune parti, mentre da altre è già arrivato. Ma non c’è da temere, perché Come un tuono arriva ad intrattenerci sul piccolo schermo, sulla piattaforma streaming a pagamento di Infinity+. Non è solo un titolo tra tanti, ma insieme a questo ne arrivano anche degli altri. Il thriller drammatico, presentato in anteprima mondiale al Toronto lnternational Film Festival a settembre 2012, è stato scritto e diretto dal regista Derek Cianfrance, che riuscì a garantirgli un buon successo da parte del pubblico e della critica, che dura ancora oggi.
Come un tuono, la trama

Il talento può essere usato in vari modi. Ma, più semplicemente, potremmo ristringere il campo, riassumendo che il talento può essere usato, convenzionalmente parlando, bene o male. Ecco, sicuramente Luke Glanton ha un talento. È abilissimo con le motociclette. Come se loro rispondessero direttamente a lui, come fa un animale domestico con il suo padrone, come un tuono dopo un fulmine. Luke, all’inizio del film, lo vediamo lavorare come stuntman in alcuni spettacoli abusivi. Ma questa vita dura per poco, anzi pochissimo. Tutto cambia dopo solo alcuni minuti dall’inizio del film, quando il protagonista rincontra Romina, una sua vecchia compagna.
Questa rivela che da lei ha avuto un figlio, ma non vuole che rientri nella sua vita, visto che lei ora convive con un altro uomo. Lui non demorde. Vuole essere presente nella vita del figlio. Non come suo padre aveva fatto con lui. Trova lavora in un’officina, ma lo stipendio non gli basta per aiutare economicamente la madre e suo figlio. Allora la decisione: usare il proprio talento per fare rapine. A bordo della sua moto, inizia a svaligiare le banche locali, ma non per molto, fino a quando la sua vita non incrocia con quella del poliziotto Avery.
Strade parallele ma incrociate

Derek Cianfrance costruisce una narrazione capace di unire in modo coerente le vite dei vari personaggi del film. Le loro sorti ballano all’unisono, ma la danza può essere mortale. Ed effettivamente lo è, per il “primo protagonista” della trama. Luke Glanton, infatti, è al centro del racconto, fisicamente, solo nei primi quarantacinque minuti, circa. Sicuramente rimane un personaggio fondamentale fino alla fine del lungometraggio, per la reazione a catena che scatena la sua morte. “Se corri come un fulmine, ti schianti come un tuono” cita il film. Ed è ciò che accade, quando Avery lo uccide nello scontro a fuoco.
Nel racconto, dalla struttura tripartita, ognuno dei protagonisti, Luke, Avery e Jason – il figlio di Luke, che conoscerà il figlio di Avery – percorre la propria strada, ossimoricamente parallela ma incrociata alle altre, ricca di possibili errori. Se Luke è il fulmine che si schianta, Avery, come luce del sole, rivela le meschinità del suo distretto di polizia, riuscendo a tenersene fuori e, persino, a denunciare. Jason, invece, potrebbe essere un arcobaleno. Figlio di un temporale, inizialmente arrabbiato per la storia del padre e in cerca di vendetta, alla fine, da lui, prende solo il meglio: la passione per la moto.
Due uomini, due padri

Il film ha riscontrato un buon successo, sia da parte del pubblico, che dalla critica, rendendolo il film più celebre del regista dopo Blue Valentine, con cui ha in comune anche la scelta dell’attore protagonista. Ryan Gosling si è sempre dimostrato abbastanza versatile nelle sue interpretazioni, considerando anche la sue scoperte capacità canore. Anche su Bradley Cooper non c’è molto da dire. Le sue doti interpretative, insieme a quelle del collega, con il quale ha condiviso il set nel 2012, hanno dato spessore e credibilità ai due personaggi del racconto e ad esso stesso. Ma non formano una vera coppia.
L’unica scena in cui i due si interfacciano è quella della sparatoria. Per il resto, i due, così moralmente lontani, ma così umanamente vicini, portano avanti la missione di essere buoni padri, ancor prima che bravi uomini (nonostante di Avery notiamo soprattutto la rettitudine). Il rapporto padre-figlio è il vero elemento protagonista del film. Si dice che i figli facciano come i padri. Non sempre è così. Infatti, nemmeno nel caso di Jason e AJ lo è, ma sicuramente il rapporto (e non rapporto) con i padri li portano ad essere quello che viene mostrato nel terzo atto del film.
Detto questo, non possiamo che consigliarvi di vedere, quindi, il film intitolato Come un tuono, disponibile da oggi su Infinity+. Sappiamo, comunque, che un solo film non potrà mai soddisfarvi, soprattutto con questo clima, quindi vi consigliamo di leggere tutta la lista di film in uscita sulla piattaforma di Mediaset.