Comandante, la storia vera dietro al film con Pierfrancesco Favino

All’80esima Mostra del Cinema di Venezia è stato presentato Comandante di Edoardo De Angelis, il film che ha come protagonista un insuperabile Pierfrancesco Favino e che è ispirato alla storia vera di Salvatore Todaro. Se volete conoscere la storia dietro a quest’uomo e alla sua impresa a bordo del sommergibile Comandante Cappellini, leggete qui!
Comandante, la storia vera dietro al film con Pierfrancesco Favino

L’ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia ha stupito pubblico e critica per la ricchezza e la qualità dei film presentati. Tra essi c’è Comandante, il nuovo film del napoletano Edoardo De Angelis, che ha avuto anche l’onore e l’onere di aprire il concorso ufficiale di Venezia80. Questo film, uno dei rari casi di film di guerra made in Italy che abbiamo visto negli ultimi anni, racconta la storia vera di Salvatore Todaro, comandante di un sommergibile della Regia Marina, che si è distinto per la sua coraggiosa impresa durante la Seconda Guerra Mondiale. E un ruolo così eroico e patriottico non poteva che andare a Pierfrancesco Favino, divo indiscusso del cinema italiano contemporaneo.

Salvatore Todaro, l’impresa del sommergibile Cappellini

Salvatore Todaro, interpretato da Pierfrancesco Favino nel film Comandante
Salvatore Todaro, interpretato da Pierfrancesco Favino nel film Comandante

Il protagonista della vicenda è il comandante Salvatore Todaro, nato a Messina nel 1908 e entrato all’Accademia navale di Livorno nel 1923. Da guardiamarina, nel giro di una decina d’anni venne promosso a comandante di sommergibili, che guidò anche durante la Guerra Civile Spagnola. Dal 26 settembre 1940 gli venne affidato il sottomarino Comandante Cappellini, uno degli elementi più imponenti della Regia Marina. È con questo sommergibile che ha fatto la storia, nella notte del 16 ottobre 1940, quando sulla rotta della base di Betasom a Bordeaux si trovò sulla sua rotta una nave a luci spente.

Il comandante Todaro, pensando potesse trattarsi di un nemico, procedette all’affondamento della nave con il cannone di bordo. Scoprì poco dopo che quello che aveva colpito era il piroscafo belga Kabalo, un mercantile di un paese che era ancora neutrale durante la Seconda Guerra Mondiale. Todaro decise di andare contro gli ordini dell’epoca per salvare i 26 naufraghi, accogliendoli a bordo del Cappellini. Tuttavia, il sovraffollamento e l’eccessivo peso impediva l’immersione del sommergibile, rendendolo un bersaglio certo per i nemici.

Il volto compassionevole della guerra

Dopo tre giorni di navigazione, infatti, il Cappellini incrociò un convoglio inglese che intendeva sopprimerlo. Per salvare i suoi e i naufraghi belga che aveva con sé, Todaro decise di fare affidarsi alla diplomazia e alla compassione dei suoi nemici. Infatti, trasmise loro un messaggio in cui gli spiegava la situazione e, soprattutto, gli domandava una tregua per portare in salvo i civili. Sorprendentemente, la flotta britannica gliela concesse. All’alba del giorno successivo, il comandante Todaro raggiunse le Azzorre, dove fece sbarcare i superstiti del Kabalo, distinguendosi per il proprio coraggio.  

Comandante uscirà nelle sale italiane il 1 novembre; e se volete conoscere già la nostra opinione sul film interpretato da Favino, trovate qui la recensione direttamente da Venezia80.

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