Non si arresta lo straordinario successo di Bohemian Rhapsody, che, dopo l’incetta di Oscar (fra cui quello a Rami Malek per il miglior attore protagonista), continua a mietere incassi: siamo quasi a quota 900 milioni di dollari in tutto il mondo per la pellicola dedicata ai Queen ed a Freddie Mercury, divenuta il biopic musicale di maggior successo di ogni epoca ed uno dei maggiori successi commerciali di sempre nel nostro Paese. La critica non lo ha amato, ma agli spettatori tutto ciò pare interessare davvero poco.
Fin dai primi, strabilianti risultati al botteghino, era circolata la voce che un’opera tanto amata potesse avere, per quanto improbabile, un sequel: benché i titoli di coda ci raccontino la battaglia (persa) di Freddie Mercury contro l’AIDS e la sua morte, il film in sé per sé si chiude con la straordinaria ricostruzione della leggendaria performance dei Queen al Live AID 1985, nella quale venne eseguita, fra gli altri, proprio Bohemian Rhapsody, la canzone che dà il titolo al film.
Come noto, dopo il Live AID, i Queen avrebbero avuto ancora 6 anni di carriera davanti, prima della tragica scomparsa del frontman (che, peraltro, a differenza di quanto si vede nella pellicola, si sarebbe ammalato dopo il Live AID): in questo lasso di tempo, oltre a registrare un altro live leggendario come quello a Wembley del 1986, la band inglese avrebbe prodotto altri tre album, fra cui Innuendo, tuttora considerato uno degli apici creativi del gruppo, se non il loro miglior lavoro. Vi sarebbe insomma materiale a iosa per un eventuale nuovo film e sarebbe interessante, sotto molti aspetti, vedere Mercury interpretare The Show Must Go On, celebre canzone scritta da Brian May proprio per l’amico malato.
Riguardo ad un possibile sequel di Bohemian Rhapsody, vanno registrate, nelle ultime ore, le parole di Rudi Dolezal, regista di numerosi videoclip dei Queen, nonché di alcuni documentari su di loro: il regista, infatti, ha dichiarato che, da quanto gli è dato sapere, lo storico manager dei Queen, Jim Beach, ha sicuramente in programma un sequel, al pari di Brian May e Roger Taylor. Il chitarrista, dal canto suo, già a dicembre aveva dichiarato di essere pronto alla possibilità di realizzare un sequel.
Benché tutto ciò, per ora, sia riconducibile a mere voi di corridoio, pare insomma che qualcosa, dietro le quinte, si stia muovendo. Che ne pensate? Vi andrebbe di vedere un Bohemian Rhapsody 2, o ritenete che il primo sia già sufficiente?