“Bohemian Rhapsody”, licenziato il regista Bryan Singer

Quattro giorni fa la Twentieth Century Fox aveva annunciato la sospensione delle riprese dell’atteso film biografico su Freddie Mercury, Bohemian Rhapsody, a causa dell’indisponibilità del regista Bryan Singer, ufficialmente dovuta a “problemi personali e legati alla salute della sua famiglia.

Ieri invece è arrivata la notizia del suo licenziamento. Secondo The Hollywood Reporter l’assenza di Singer dal set non era stata concordata con la produzione, e semplicemente il regista non sarebbe mai rientrato dalle feste del Ringraziamento. Pare che questo sia stato solo l’ultimo di una lunga serie di comportamenti non professionali che avrebbero minato il rapporto tra Singer e l’intera troupe del film, in particolare con il protagonista Rami Malek. Sempre The Hollywood Reporter racconta di un Singer costantemente in ritardo, tanto da arrivare a dover essere spesso sostituito dal direttore della fotografia Thomas Newton Sigel, ma si parla addirittura di una furibonda lite tra il regista e Malek, durante la quale il primo avrebbe scagliato un oggetto contro il suo attore.

In una nota, Bryan Singer ha negato il comportamento di cui è stato accusato, parlando di mere divergenze artistiche, ma il regista newyorkese non è nuovo a condotte di questo tipo: di sue assenza ingiustificate si è parlato anche durante le riprese di Superman Returns X-Men: Apocalisse.

La produzione di Bohemian Rhapsody è dunque al momento sospesa, anche se la Fox ha dichiarato che la sua data di uscita rimane invariata, e il biopic sarà regolarmente in sala per Natale 2018.

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