Beethoven, che fine ha fatto il cane San Bernardo del film?

Oggi, 30 ottobre, va in onda in prima serata Beethoven, film commedia del 1992 che ha divertire grandi e piccini da oltre trent’anni. Scopriamo insieme la vera storia di Chris, il San Bernardo attore protagonista della pellicola. Vi anticipiamo che per i sequel vennero rifatti i casting canini.
Chris, Charles Grodin e Bonnie Hunt in una scena di Beethoven

Questa sera alle 21:10, il canale 27 di Mediaset riprone una delle commedie che hanno segnato la nostra infanzia, Beethoven. Briant Levant ha fatto probabilmente desiderare a tutti bambini, a partire dal 1992, di avere un amico peloso e ingombrante come compagno di giochi. Anche se i più non saranno ovviamente stati accontentati dai genitori. Un San Bernardo che gia per casa nn è mica cosa da poco.

La storia di Beethoven la conosciamo tutti. Un cucciolo riesce a sfuggire dalle grinfie di due ladruncoli, sventando il destino segnato tra laboratori ed esperimenti. Verrà poi salvato e accolto dalla famiglia Newton, che nonostante gli iniziali scombussolamenti e le opposizioni del padre di famiglia, riuscirà a creare con ognuno di loro un legame speciale. Come è altrettanto indissolubile quello che si sviluppa tra Richard Gere e il suo cucciolo in Hachiko, nel film del 2009 ispirato ad una commovente storia vera.

L’adorabile cagnolone protagonista di Beethoven era un San Bernardo di nome Chris, addestrato dal celebre istruttore Karl Miller. All’epoca delle riprese aveva 2 anni e, a distanza di più di 30 anni dal suo successo su schermo, non è, oggi, più in vita. Si dice che fosse di proprietà dello stesso Miller, come molti altri cani star del set, tra i quali Cujo. La data della sua morte non è mai stata confermata. Per alcuni Chris ci avrebbe lasciato già prima delle riprese del primo sequel di Beethoven, secondo altri avrebbe continuato a far compagnia alla famiglia Miller per ancora molto tempo.

Per i successivi film della saga Beethoven 2, 3 e via dicendo furono scelti, come sostituti di Chris, 3 cani differenti. Molto probabilmente questa scelta è stata fatta per evitare di arrecare un eccessivo stress agli animali attori, come era accaduto invece già nella prima pellicola. Benz girò le scene più fisiche e dinamiche, a Boomer fu lasciata la responsabilità delle sequenze più comiche e, infine, Dolly prese parte alle riprese in cui erano coinvolti i bambini. Se Beethoven l’avete già visto e rivisto davvero troppe volte (anche se una in più male non fa), vi consigliamo la visione di Tomb Raider nella versione di Alicia Vikander, in onda su Rai 4.

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