Barbie arriverà nelle sale a luglio e i fan non possono fare altro che aspettare il giorno dell’uscita per vedere con i loro occhi Barbieland, il mondo creato per il grande schermo da Greta Gerwig. Greta Gerwig e lo sceneggiatore Noah Baumbach, per la creazione del mondo fantasioso di Barbie, si sono ispirati a due Musical in particolare. Ogni regista e sceneggiatore quando realizza qualcosa di nuovo prende molto spunto da ciò che ha visto o vissuto nella propria vita.
Il live-action di Barbie è stato fortemente voluto da Margot Robbie, poiché vedeva nel brand un grande potenziale per raccontare qualcosa di davvero geniale, come ha dichiarato in un’intervista a Vogue. “La parola stessa è più riconosciuta a livello globale di praticamente qualsiasi altra cosa tranne Coca-Cola” sono queste le parole di Margot Robbie. L’attrice, insieme alla sua società di produzione LuckyChap, ha visto in Greta Gerwig e Noah Baumbach il duo perfetto per la realizzazione del film.
I Musical della vecchia Hollywood in Barbie
Greta Gerwig e Noah Baumbach hanno avuto completa libertà creativa per la creazione del live-action Barbie, grazie a Margot Robbie, la quale si è battuta con la Warner Bros e la Mattel affinché li lasciassero lavorare in completa autonomia. La sceneggiatura, una volta ultimata, venne subito approvata dando così il via alle riprese.
Una volta iniziata la produzione, come racconta Margot Robbie a Vogue, la LucyChap ha organizzato proiezioni cinematografiche settimanali riservate al cast, per volere di Greta Gerwig. Ogni domenica mattina, all’Electric cinema a Notting Hill, troupe e cast erano invitati a vedere un film che serviva da riferimento per Barbie. Greta Gerwig era fortemente convinta che il mondo di Barbie fosse in qualche modo legato all’artificiosità dei colori dei vecchi Musical in Technicolor da teatro di posa, oggetto principale delle proiezioni.
I colori
La regista ha indirizzato l’attenzione verso The Red Shoes e The Umbrellas of Cherbourg, ai quali si è particolarmente ispirata. “Hanno un livello così alto di ciò che abbiamo definito autentica artificialità” afferma Gerwig. La regista fa notare come in quei film tutto sembrasse artificioso. Cieli dipinti sui fondali dei teatri di posa e colori sgargianti sono ciò che la Gerwig ha voluto ricreare in Barbie.
La Gerwig ha voluto che l’artificiosità dei fondali fosse non solo tangibile ma anche visibile agli spettatori. Rodrigo Prieto, il direttore della fotografia (The Wolf of Walf Street, Argo e I segreti di Brokeback Mountain), ha creato un modello di colore speciale per Barbie, ispirandosi proprio a questi film. Techni-Barbie è il nuovo modello di colore.
Non possiamo che aspettarci un film sorprendente dopo queste premesse avvincenti e promettenti. Barbie è pronta a farci entrare nel suo mondo. Voi cosa dite? Lo state aspettando?
