La stavate aspettando anche voi? Noi si. Dopo una buona prima stagione, il 6 luglio, Avvocato di difesa 2 è tornata su Netflix con le prime cinque puntate della sua seconda stagione. La seconda metà sarà disponibile in streaming dal 3 agosto successivo. Per chi non lo sapesse, la serie statunitense creata da David E. Kelly al fianco di Ted Humphrey parla dell’astuto avvocato difensore Mickey Haller alle prese con i suoi diversi casi, a cui lavora in parte sul sedile posteriore di una Lincoln noleggiata. Il racconto si ispira al romanzo La lista scritto da Michael Connelly.
Avvocato di difesa 2, la trama

Ebbene sì. L’avvocato di difesa Mickey Haller è tornato in pista. E come sempre in grande stile. Dopo gli eventi della prima stagione, caratterizzato da un finale più o meno “inaspettato”, ritroviamo il protagonista alle prese con diversi casi. Alcuni più importanti ed altri meno. L’astuzia dell’avvocato difensore, comunque sia, è sempre la stessa, sempre pronto ad aiutare i propri clienti, anche quando non si sa se questi siano effettivamente innocenti o, al contrario, colpevoli.
Anche in questa prima metà della seconda stagione, Mickey si trova di fronte ad un caso difficile. E non è “difficile” esclusivamente per il caso di per se, ma perché è coinvolto sentimentalmente alla donna in questione, ossia Lisa Tramell. Interpretata da Lana Parilla, viene accusata di omicidio, nonostante questa si dichiari innocente. Il protagonista dovrà dunque difenderla dalla procuratrice Andy Freeman, interpretata da Yaya Dacosta. Un vero osso duro. Riuscirà a scagionarla? Ma soprattutto, è davvero innocente? Premesso che non ve lo diremmo a prescindere, in questo caso non potremmo neanche volendo. Bisogna aspettare la seconda parte per scoprirlo.
Divisione in due parti: operazione rischiosa

Non è di certo la prima serie ad aver adottato la strategia di dividere la stagione in uscita in due esatte metà. E ad oggi è uscito solamente il primo blocco. Nonostante sia ormai una tecnica di uso comune, non sempre questa è garanzia di successo. Ci sono stati esempi in passato in cui questa operazione poteva essere sensata. In questo caso, un po’ di meno. Non neghiamo che la serie presenti un notevole cliffhanger di impatto al termine della quinta ed ultima puntata di questa prima parte della stagione e questo dovrebbe, in qualche modo, giustificare un simile rischio.
Dunque, proprio grazie a questo, per molti di voi la scelta della divisione della stagione avrebbe senso, poiché con un finale del genere rimarreste con la forte curiosità di sapere l’esito. Tuttavia, questo è vero in parte. Non basta un semplice espediente narrativo come la suspense per giustificare una tale decisione. Sicuramente aiuta. Ma per poterne garantire la buona riuscita, questa prima metà del racconto sarebbe dovuto essere più impattante, mentre invece appare un po’ più timida rispetto alla stagione precedente, almeno in questa fase iniziale. Gli stessi nuovi personaggi, soprattutto quello di Lisa, per quanto potenzialmente interessanti, appaiono “sfocati”.
Seconda stagione poco brillante?

Questa prima parte della seconda stagione non ha brillato particolarmente. Non è brutta, ma ci si poteva aspettare sicuramente qualcosa in più dalle puntate uscite il 6 luglio su Netflix (qui trovate tutte le uscite del mese). I motivi sono diversi. Premettendo che il prodotto televisivo in questione non è lo show più di qualità degli ultimi anni, dalla regia alla fotografia e dalla recitazione alla caratterizzazione dei personaggi – a volte poco approfonditi e altre in modo macchiettistico – in queste prime puntate si aggiunge anche una vaga lentezza e che l’interesse cali nelle scene in cui non è presente Mickey.
Insomma, Avvocato di difesa 2 è finalmente disponibile su Netflix. Nonostante quanto sia stato detto, siamo tutti abbastanza curiosi di capire come si concluderà la vicenda. Ma per questo bisognerà aspettare. L’appuntamento è il prossimo 3 agosto. Non manca molto. E a voi è piaciuta questa prima parte della seconda stagione? Fatecelo sapere!