Non sono mai stato un amante dei sequel, men che meno in un panorama cinematografico in cui, ogni anno di più, tutto sembra essere diventato un sequel, di un sequel, di un sequel. Questo per dire, paradossalmente, che non troverete parere più genuino e sincero al di fuori di queste poche righe, quasi a voler denunciare un pregiudizio che sembra comune (e mal riposto) di fronte ai prossimi sequel di Avatar. Perché le rare eccezioni pure esistono e sulla base di queste primissime premesse, Avatar: La via dell’acqua sembra essere una di quelle, alla luce di una buona mezz’ora di clip che abbiamo visto (assieme a molto altro) al footage riservato alla stampa.
Fra le eccezioni recenti, che ci hanno fatto ricredere radicalmente, Top Gun: Maverick è rimasto nell’immaginario collettivo come una delle più eclatanti. E non è un caso che nel corso della conferenza stampa di Avatar, il produttore Jon Landau, collegato con la sala stampa, l’abbia citato come esempio nobile di quello che anche i sequel di James Cameron, si ripromettono di fare. Ecco, la sensazione di fronte alle numerose clip in esclusiva di Avatar: La via dell’acqua – di cui non possiamo rivelarvi il contenuto finché non verranno rese pubbliche, ma possiamo darvi un’idea sul livello tecnico – è stata la stessa: una spinta a ricredersi, per chi fosse ancora scettico.
Dal recente D23, un giornalista di CNET aveva scritto in riferimento a quelle clip: “Le scene di Avatar: The Way of Water mostrate al pubblico di D23 suggeriscono che sarà l’esperienza cinematografica più sbalorditiva dal punto di vista visivo di tutti i tempi”. Noi le abbiamo viste in 3D dopo anni che questa tecnologia non si vedeva più su schermo e non possiamo che concordare con queste parole. Vi basti questo, come termine di paragone: al termine della conferenza stampa, abbiamo avuto la possibilità di assistere (sempre in 3D) alla versione rimasterizzata del primo film, che torna nelle sale a partire da oggi, 22 settembre. E a una comparazione immediata fra quel primo film e queste nuove clip, la differenza è sostanziale, tredici anni dopo.
In termini di rivoluzione del 3D – e non è l’unica, promessa dal sequel in arrivo il 14 dicembre – queste nuove clip stanno al primo film come, nel lontano 2009, vedere Avatar con gli occhialetti sarebbe stato al vederlo senza. Riportando nei cinema una modalità di fruizione che si credeva perduta, Avatar: La via dell’acqua dona al 3D una tridimensionalità nuova, quella che fino a dieci anni lo spettatore avrebbe (non a rigore) associato al “4D”. Proprio questo, uno degli aspetti principali su cui si è espresso il produttore Jon Landau: “Il 3D è una finestra sul mondo, non è un mondo attraverso una finestra. Questa tecnica non migliora i film, semplicemente esalta quello che già sono: se il film è mediocre, lo sarà ancora di più; se il film è ben fatto, risalterà ulteriormente“.

L’altro punto che ci sembra cruciale, su cui molti hanno condiviso un filo di scetticismo e anche James Cameron, di recente, si è detto leggermente preoccupato, è la distanza temporale che intercorre fra questo secondo capitolo e il film del 2009. Come ribadito da Jon Landau, questi quattro sequel – in uscita ogni due anni fino al 2028 – sono stati pensati e scritti come un unico blocco. Gli ultimi 13 anni erano quindi indispensabili per dare a James Cameron il tempo di scrivere tutte le sceneggiature, dall’inizio alla fine, e per dare alla tecnologia il tempo di evolvere: “Quello che vedrete in Avatar: La via dell’acqua, quattro o cinque anni fa non sarebbe stato possibile da realizzare” – spiega Landau. Mentre vi parliamo, James Cameron ha già concluso la regia del terzo capitolo e ha iniziato quella del quarto, esattamente come Peter Jackson – altro caso nobile rimasto nella storia, in quanto a fedeltà e fiducia nei confronti di una saga – fece con la trilogia de Il Signore degli Anelli.
Vi ricordiamo che il primo capitolo di Avatar torna in sala in versione rimasterizzata e in tutti i formati (dal 3D all’IMAX) dal 22 settembre, mentre il sequel arriverà nei cinema dal 14 dicembre. Per seguire altri aggiornamenti, recensioni e approfondimenti sul mondo del cinema e della serialità, continuate a leggerci su CiakClub.it