Oggi, il primo giorno di giugno del 2023, finalmente fa il suo ingresso sulla piattaforma di streaming Netflix il tanto atteso film Attacco al Potere 2. Questa pellicola, diretta da Babak Najafi nel 2016, emerge come il naturale prosieguo del suo predecessore, giungendo sullo schermo ben tre anni dopo il primo capitolo. Il film si immerge fin da subito nell’oceano dell’azione. Il suo intento è di trascinare lo spettatore in un turbine di eventi incalzanti, catapultandolo direttamente nel cuore di una Londra assediata dal terrorismo.
Progressivamente, si scopre che questo film si trasforma in un’inedita commistione, un autentico Buddy Movie in cui l’azione diviene il fulcro attorno alla quale ruotano le vicende narrate. Tuttavia, nel complesso, questa pellicola non riesce a competere con i maestri del genere, causa una sceneggiatura traballante, che non regge saldamente il peso delle aspettative, e una morale che si potrebbe considerare degna di un film di serie B.
Attacco al potere 2, la trama del film
Dopo il devastante attentato terroristico nordcoreano del primo film la guardia del corpo presidenziale, Mike Banning, sta per diventare padre e sente che è giunto il momento di abbandonare il suo ruolo per dedicarsi alla sua famiglia. Nel frattempo, in modo misterioso, il primo ministro britannico perde la vita. Il governo organizza un sontuoso funerale e invita i massimi funzionari politici di varie nazioni, tra cui il presidente degli Stati Uniti. La capitale si prepara a ospitare questo importante evento con una formidabile rete di sicurezza. Tuttavia, ciò che doveva essere una solenne cerimonia si trasforma in un vero e proprio massacro.
Diversi mercenari, celati sotto le sembianze delle forze dell’ordine di Londra, aprono il fuoco su politici e civili. Attraverso una serie di attentati accuratamente pianificati, riescono ad eliminare il primo ministro canadese, il presidente francese, la cancelliera tedesca e il primo ministro italiano. Non solo gli obiettivi umani sono presi di mira, ma anche i simboli di Londra subiscono attacchi devastanti: il Chelsea Bridge viene distrutto, così come il Palazzo di Westminster e l’Abbazia. Il presidente degli Stati Uniti, protetto da Banning, cerca di fuggire a bordo di un veicolo blindato. Nel frattempo le forze terroristiche li danno la caccia implacabilmente.
Fortunatamente, i protagonisti riescono a sfuggire e raggiungono l’elicottero presidenziale. Tuttavia, il loro volo viene intercettato da un missile terra-aria e precipitano al suolo. Nonostante l’impatto devastante, il presidente e Banning sopravvivono miracolosamente. I due trovano rifugio presso una base dell’MI6, dove li attende l’agente Jacqueline Marshall. Scoprono che dietro gli attentati si cela Aamir Brakawi, un trafficante d’armi yemenita in cerca di vendetta. Il presidente viene rapito e portato dal figlio di Aamir, che è pronto a eseguire la sua esecuzione in diretta. Banning dovrà agire prontamente se vuole salvare il presidente dalla morte certa.
Attacco al potere 2 è un film esplosivo, ma solo visivamente

La pellicola si getta immediatamente nell’azione senza fronzoli preliminari. A differenza del primo film, l’attentato terroristico avviene nel primo atto, permettendo così di spingere sin da subito con gli effetti visivi. Tuttavia, a sette anni di distanza, questi effetti appaiono palesemente artificiosi, non resistendo alla prova del tempo. Il principale problema del film risiede nell’eccessiva enfasi posta sulla spettacolarità a discapito della narrazione. La pellicola preme sempre sull’acceleratore, rendendo tutto ciò che abbiamo visto nel primo film più sontuoso ed esagerato. Le abilità del personaggio interpretato da Gerard Butler, come un moderno Rambo, gli permettono di eliminare praticamente da solo un’intera organizzazione terroristica.
Organizzazione che viene tra l’altro descritta come altamente addestrata. Un altro aspetto evidente è la grande quantità di persone uccise, fatte saltare in aria o colpite alla testa. L’escalation di violenza diventa nauseante dopo un po’. Un buon film d’azione deve spettacolarizzare gli elementi che mette in scena senza esagerare, altrimenti si rischia di perdere quella base di realismo che deve tenere insieme la storia. Il film cerca di attenuare la violenza con battute, ma fallisce a causa di una serie di dialoghi cliché che rendono il tutto ancora più paradossale.
A sostenere il ritmo del film è la presenza scenica di Gerard Butler, che si cimenta in acrobazie degne di un film di Mission Impossible. La regia di Babak Najafi è funzionale e chiara, anche nei momenti più frenetici. In particolar modo il regista si è messo in mostra in una sequenza in piano sequenza diretta sapientemente e che immerge perfettamente lo spettatore nell’azione concitata del momento. Un altro problema è l’ambientazione, spesso spoglia e priva di vita, sembrando più un set cinematografico che la vera Londra.
Un film divertente, con una sceneggiatura deludente

Nel complesso, Attacco al potere 2 si presenta come un piacevole esempio del classico blockbuster americano, ricco delle caratteristiche tipiche del genere d’azione. La pellicola, dalla durata di un’ora e quaranta, scorre agevolmente, offrendo agli spettatori un po’ di sano divertimento, sebbene richieda loro di chiudere un occhio su alcuni passaggi della sceneggiatura.
Tra le decisioni meno felici nella scrittura, spicca sicuramente l‘esaltazione del sistema militare americano. Più di una volta nel film, scelte discutibili compiute dal governo degli Stati Uniti vengono presentate come operazioni eroiche e necessarie per la causa della pace, nonostante la stessa pellicola sottolinei come l’America sia colpevole quanto i terroristi nella vendita delle armi.
La sceneggiatura, purtroppo, risulta spesso banale e traboccante di cliché e frasi preconfezionate, tipiche di questo genere di film d’azione. Il cast di Attacco al potere 2 annovera attori di grande esperienza nel genere dei film d’azione, in particolare i protagonisti Gerard Butler (che ha recentemente recitato in The Plane, qui le sue parole) e Aaron Eckhart, i quali dimostrano un notevole talento ed una scelta accurata nella loro interpretazione. È doveroso menzionare anche la positiva performance di Morgan Freeman nel ruolo del vicepresidente Trumbull.
Se volete quindi passare una serata con gli amici a gustarvi un film ricco d’azione e senza troppe pretese, Attacco al potere 2 è il film che fa per voi!