Da oggi, 26 settembre 2023, è disponibile su Prime Video Ambulance, ultima fatica di Michael Bay, noto al grande pubblico per la saga cinematografica dei Transformers. Considerato uno dei maggiori esponenti per quanto riguarda il genere action, Bay ha spesso ottenuto critiche non propriamente positive per i suoi lungometraggi. Il regista viene spesso accusato di prediligere un massiccio utilizzo di effetti speciali a discapito di sceneggiature vuote con personaggi molto blandi.
Nonostante le numerose critiche sullo stile e sul suo comportamento sul set, Michael Bay è padre di numerosi successi al botteghino, con numeri che spesso non rispecchiano il pensiero della critica. Con Ambulance torna a dirigere un action che vorrebbe elevarsi a qualcosa di più profondo che però inciampa non solo nei canoni stilistici tipici del regista, ma anche su questo nuovo approccio che Bay ha deciso di utilizzare per la pellicola.
È chiaro che il tentativo del regista fosse quello di portare un racconto più maturo rispetto alle pellicole che fanno parte della sua filmografia. Purtroppo non tutto ciò che viene narrato nel film funziona a dovere. Molti sono i cliché nei quali ricade Michael Bay, sfruttando troppo fortuite coincidenze e un’ironia a tratti piacevole che però rischia di offuscare momenti più riflessivi.
Ambulance: la coppia che scoppia

Ambulance si può classificare tranquillamente come un film senza troppe pretese. I ritmi dell’action ci sono tutti, nonostante la tensione non sempre risulti palpabile. Uno degli elementi più riusciti sono sicuramente i personaggi di Danny e Will Sharp, due fratelli in continuo contrasto dall’inizio alla fine. Interpretati rispettivamente da Jake Gyllenhaal e Yahya Abdul Mateen II, i due protagonisti e il loro rapporto di “odi et amo” riesce a mantenere attento lo spettatore. Danny è l’elemento chiave. Durante questo lungo inseguimento di 130 minuti non fa altro che urlare, sbraitare e perdere la testa, alzando il ritmo e l’eccitazione della narrazione.
Will dall’altro capo funge quasi da anestetizzante, rallenta quando serve per permettere al film di raccontare aspetti più profondi e solenni. Peccato però che il background del loro rapporto non venga molto approfondito. Purtroppo questo ragionamento non vale per gli altri personaggi in scena. La maggior parte non vengono sviluppati pienamente, risultando a fine pellicola forse un po’ anonimi. Cam Thompson, interpretata da Eiza Gonzalez, è un altro dei personaggi principali. Negli anni Bay è stato spesso accusato di oggettivare i personaggi femminili attraverso stereotipi e una regia dissoluta.
Con Cam si nota il tentativo del regista di allontanare tali accuse dalla sua persona, riuscendoci in buona parte. Il suo personaggio non riesce però a toccare a pieno lo spettatore, non riuscendo ad affezionarsi a lei come avviene con i due fratelli. D’altronde lei non è altro che un espediente narrativo per allungare il tutto il più possibile.
Directed by Michael Bay

La premessa del film rientra a pieno nelle corde del regista. Il racconto è un lungo inseguimento in ambulanza ricco di elementi che, come il personaggio di Cam, servono a far si che la narrazione non finisca dopo appena 40 minuti. L’impronta del regista, nonostante alcune scene girate da Gyllenhaal stesso, è presente e molto chiara. Come ci si aspetterebbe da Bay l’azione è tanta, frenetica e ben realizzata per la maggior parte. La regia è pregna di elementi che l’hanno distinto nel corso della sua carriera. L’uso smodato dell’angolo olandese, montaggio frenetico ed un ingente quantitativo di esplosioni rendono la sua firma inconfondibile.
Purtroppo però anche qui saltano fuori alcuni problemi che rischiano di compromettere la visione dello spettatore. Per quanto riguarda il montaggio, a volte risulta anche troppo frenetico. L’alternarsi estremamente rapido di inquadrature di brevissima durata, soprattutto durante i momenti più concitati dell’inseguimento, rischiano di mandare in confusione il pubblico che trova difficoltoso raccapezzarsi con quanto accaduto. Inoltre la ripetizione di alcune inquadrature, alle volte anche un pò fuori contesto, non risulta fluida creando un leggero fastidio.
Nonostante l’uso di effetti speciali sia stato ridotto al minimo indispensabile, questi non sempre risultano gradevoli come avviene con altre opere del regista. Fortunatamente la maggior parte del film è frutto di effetti pratici e stunt che convincono a pieno, svolgendo perfettamente il loro compito. Ambulance non è una pellicola priva di problemi, ma ci sono diversi elementi interessanti che permettono comunque di godersi il film senza scervellarsi troppo su questo o su quello. Vedetelo come un ottimo film per passare una serata di intrattenimento in compagnia degli amici.
E voi? Avete visto Ambulance? Cosa ne pensate? Ditecelo con un commento!