La carriera di Matthew McConaughey si può, ad oggi, dividere in due periodi perfettamente separati. Il primo, che inizia nei primi anni Novanta, è caratterizzato da performance per lo più leggere in commedie romantiche di caratura piuttosto bassa. Il secondo periodo invece, che inizia intorno al 2011, vede un McConaughey decisamente diverso: ruoli di spessore, prove impegnative (sia dal punto di vista fisico che recitativo) in opere di ottimo valore che spaziano dai blockbuster commerciali a film produttivamente più piccoli, ma certamente interessanti. Entrambe le “ere” hanno le loro eccezioni, come vedremo, ma la tendenza generale è questa.
Fisico da modello e carisma da grande star, interessi nello sport e in politica, pronto a correre per la carica più alta degli USA, McConaughey nel tempo si è imposto come uno degli interpreti più abili del panorama hollywoodiano. Nonostante la mancanza di costanza che ne ha caratterizzato la carriera fin dagli albori, dopo oltre trent’anni di recitazione, la filmografia di Matthew McConaughey conta una grandissima quantità di opere e performance di valore. Sia interpretate come protagonista assoluto, sia in ruoli di supporto, nei quali si è sempre destreggiato con grandissima abilità.
In occasione del suo cinquantaquattresimo compleanno (sì, avete letto bene), abbiamo pertanto deciso di buttare giù la TOP dei suoi ruoli. Abbiamo deciso di farla con i suoi migliori 15 ruoli per regalarvi una classifica ampia, come sempre discutibile, ma, speriamo, capace dare una visione completa su una carriera spaccata in due ma complessivamente molto interessante. Alright, alright, alright: iniziamo!
15° – Come farsi lasciare in 10 giorni

Al quindicesimo e ultimo posto della nostra classifica abbiamo deciso di piazzare Come farsi lasciare in 10 giorni ma avremmo potuto mettere almeno un’altra dozzina di pellicole in cui il buon Matthew interpreta il fidanzato mollato, ripreso, ri-mollato, eccetera, eccetera. Considerate questa posizione come simbolica. Il riassunto in un unico slot di tutte le prove commerciali e rivedibili di un attore che a saputo farsi perdonare. E menomale.
14° – Tropic Thunder

Sappiamo cosa state pensando. “Il Matthew McConaughey di Tropic Thunder è davvero meglio di quello di tutte le commedie romantiche da lui messe in scena?” Forse non troppo, in effetti. Ma dai, quanto è divertente vederlo schiavizzato da Tom Cruise e in folli chiamate intercontinentali con Ben Stiller in versione Rambo? Una prova colma di cazzonaggine calibrata alla perfezione. E va benissimo così.
13° – Il momento di uccidere

Un paio di anni prima della collaborazione con Spielberg, McConaughey aveva già messo in scena un avvocato il Il momento di uccidere di Joel Schumacher. Presenza scenica forte, ottime le scene davanti alla corte e duetto ineccepibile con un altro grande attore come Samuel L. Jackson. Un po’ meno convincente le scene in coppia con Sandra Bullock, ma non si può avere tutto.
12° – Amistad

Quando si parla della carriera di Matthew McConaughey, la sua prova in Amistad è una di quelle più ingiustamente dimenticate. Il talento dell’attore texano è qui ancora in fase di rivelazione, ma la via è chiara e tracciata. Nel film di Steven Spielberg, McConaughey interpreta il giovane avvocato Roger S. Baldwin con impegno e convinzione, mostrando i primi tratti di quella che sarà la sua carriera nel decenni successivi. Da riscoprire.
11° – The Paperboy

Nonostante sia stato massacrato dalla critica, The Paperboy mantiene un barlume di qualità proprio per le prove dei suoi interpreti e, in particolar modo, di quella di Matthew McConaughey. Nei panni di un giornalista gay inviato per indagare su un presunto killer, l’attore texano convince ed è efficace nel fare da collante tra i vari personaggi del film. Ah, la pellicola uscì nel 2012, un anno dopo l’ufficiale redensione del buon vecchio Matthew. Avvenuta proprio con il prossimo film della lista.
10° – The Lincoln Lawyer

Qua siamo un po’ nella metafisica, ma seguite il nostro ragionamento. Noi ce lo immaginiamo Matthew McConaughey, dopo La rivolta delle ex, intento a guardarsi allo specchio e a chiedersi: “Perché?” Non sappiamo se sia andata realmente così, ma sicuramente è successo qualcosa di simile perché a partire dalla sua (ottima) prova in The Lincoln Lawyer, arrivata dopo due anni di pausa, la sua carriera prese una piega ben più drammatica e impegnata. P.S. A McConaughey piace interpretare gli avvocati, ormai lo avrete capito.
9° – Killer Joe

In Killer Joe Matthew McConaughey è un poliziotto con la tendenza all’omicidio su commissione. Violento, folle, imprevedibile, McConauhgey mette in scena un personaggio convulso e complesso, alla Anton Chigurh, per intenderci. Tarantolato e sempre sul punto di uno scatto di violenza, la sua prova nei panni di Joe Cooper rimane ben impressa. Una delle performance più memorabili dell’attore, in forma smagliante.
8° – La vita è un sogno

Nonostante arrivi nel pieno del “periodo commedia romantica”, la prova di Matthew McConaughey in La vita è un sogno è molto interessante. Diretto da un regista che sa fare molto bene il suo mestiere come Richard Linklater, McConaughey mette in scena un personaggio di contorno molto efficace. Il suo David Wooderson è allucinato e spassoso, con una buona dose di cazzonaggine intrinseca. Una delle sue prove più cult, simbolo della filosofia dell’“alright, alright, alright”.
7° – Magic Mike

Secondo noi, per il suo ruolo in Magic Mike, Matthew McConaughey si è divertito parecchio. Scatenato, incisivo, americano al 100%, nella pellicola di Steven Soderbergh l’attore ha potuto unire le sue doti di attore a quelle di istrionico performer, fornendo una interpretazione interessante in un ruolo complessivamente non facile. Specialmente per la facilità con cui avrebbe potuto diventare farsesco. Sapersi mettere in gioco con ironia: fatto.
6° – The Gentlemen

Quella in The Gentleman è, ad oggi, l’ultima performance di Matthew McConaughey. In pieno stile Guy Ritchie, l’attore, americanissimo, si cala con grande capacità nell’ambientazione britannica tipica del regista. Il risultato è un film frizzante e sfrenato, di cui McConaughey è il fulcro indiscusso. Alternando un registro pacato a uno ultra-eccitato, l’interprete riesce a rendere convincente il suo Mickey Pearson, rendendo ogni scena in cui è presente divertentissima. E riuscitissima.
5° – Mud

Mud è uno dei tutoli più sorprendenti della lista. Neo-neorealista, immerso nella realtà fluviale dell’Arkansas, il film è avvincente e interessante (anche se si lascia un po’ andare all’esagerazione nel finale). Nel cinema realistico di Jeff Nichols, Matthew McConaughey ci sguazza con piacere. Duetta alla grande con un ottimo Tye Sheridan al debutto e con un incisivo Sam Shepard, rendendo la sua performance nei panni di un fuggiasco innamorato poetica ed efficace. Da scoprire.
4° – The Wolf of Wall Street

Ne siamo consapevoli: forse abbiamo un po’ esagerato. Ma rendere memorabile una performance di solo dieci minuti non è assolutamente facile e McConaughey ci riesce troppo bene per non riconoscerglielo. Il suo Mark Hanna è terribilmente divertente, mangia in testa a un DiCaprio/Belfort attonito (per davvero, l’attore non si aspettava l’improvvisazione dell’interprete texano, avallata da Scorsese) e ruba la scena in uno dei momento cruciali dell’intero The Wolf of Wall Street. Un Matthew McConaughey monumentale.
3° – Interstellar

Chi afferma che i film di fantascienza non siano capaci di offrire lo spunto per grandi performance dovrebbe fare un esame di coscienza. La prova di Matthew McConaughey nei panni di Joseph Cooper è incredibile. Dolore, ambizione, rabbia e disperazione sono solo alcune delle emozioni che lascia trasparire il volto dell’attore. Nolan plasma la performance del protagonista di Interstellar in maniera perfetta. Per una volta, a dominare la scena di un film sci-fi non sono solo gli effetti speciali (comunque ineccepibili), ma il volto disperato del protagonista che non può vedere la crescita dei figli, lontani decine di anni luce da lui. McConaughey prima roba la scena a DiCaprio, poi agli effetti visivi di Nolan.
2° – Dallas Buyers Club

Prova da Oscar (soffiato proprio a DiCaprio per The Wolf of Wall Street), in tutti i sensi. Smagrito, emaciato, debole, disperato, il Ron Woodroof di Matthew McConaughey in Dallas Buyers Club non lascia trasparire nulla del sex symbol che è l’attore statunitense. Centro assoluto di una pellicola realizzata con grande cuore (e grandi difficoltà produttive), la prova del buon Matthew riesce in pieno a trasmettere tutto il dolore e l’orgogliosa tenacia del protagonista malati di AIDS. Un McConaughey nuovamente memorabile ma, nonostante tutti i premi vinti, non ancora il migliore in assoluto.
1° – True Detective

Il vero capolavoro recitativo del nostro Matthew McConaughey, paradossalmente, non lo abbiamo ammirato sul grande schermo, ma in televisione. È in True Detective, infatti, che l’attore texano ha potuto mettere in scena la sua prova migliore in assoluto. Il detective nichilista Rust Chole ritratto dall’interprete statunitense è magistrale, sicuramente una delle migliori prove televisive in assoluto (venne battuto agli Emmy del 2015 solo dalla migliore prova televisiva di tutti i tempi: quella di Bryan Cranston in Breaking Bad, ndr). Ringiovanito e invecchiato, in piena forma ed emaciato, disilluso, frizzante, brillante, disperato, McConaughey è quasi inarrivabile nella serie di Nic Pizzolatto. E la chimica con il suo fratello artistico Woody Harrelson, forse anche fratello di sangue, rende il prodotto nella sua totalità una serie da recuperare senza ulteriori indugi. Alright, alright, alright: abbiamo finito!