Era ora, un mix di ironia e poesia in un film che tocca il cuore: trovate qui la recensione del film con Edoardo Leo!
Il 16 marzo nel catalogo di Netflix è arrivato un gioiellino tutto italiano che colpisce direttamente il cuore. Il film in questione s’intitola Era ora, titolo azzeccatissimo visto che il protagonista è proprio il tempo: il tempo perso, il tempo sprecato, il tempo che rimane, il tempo che vola via. Al centro della scena ci sono i talentuosi Edoardo Leo e Barbara Ronchi, nei panni di una coppia il cui rapporto si evolve affrontando gli alti e bassi della vita. É un film che porta con sé un messaggio forte, chiaro e d’impatto: godere di tutti i momenti della vita senza avere troppa fretta.
Un loop temporale: ogni giorno, un nuovo anno
Dante e Alice sono una coppia felice: lui è un maniaco del lavoro, con mille progetti e sempre di fretta; lei si dedica maggiormente alla sua vena artistica, è creativa e molto paziente. Dal quarantesimo compleanno di Dante, la sua vita cambia drasticamente, trovandosi a vivere ogni giorno il suo compleanno successivo.
Dalla notte del suo quarantesimo compleanno, si sveglia e trova Alice incinta, poi il giorno dopo ancora si trova la bambina in casa, e ogni giorno passa da un anno all’altro in un loop infinito. Saltando da un anno all’altro, Dante vede come cambia la sua vita, la sua famiglia, il suo lavoro. Vede le conseguenze delle sue azioni, senza poter risalire alle cause e senza riuscire a tornare indietro.
Un tema molto comune al cinema contemporaneo
Quello del loop temporale è un tema molto frequente nella cinematografia. Per citare solo alcuni dei film più noti: Ricomincio da capo, Auguri per la tua morte e Prima di domani. La particolarità di Era ora sta nel fatto che il protagonista non rivive lo stesso giorno all’infinito, ma rivive il suo compleanno in anni diversi, una situazione forse ancora più inquietante del classico loop temporale.
Il significato di Era ora

I protagonisti e il regista di Era ora
Il film inizia con la frase “I fiumi lo sanno: non c’è fretta. Arriveremo laggiù alla fine”. Ed il senso della storia di Era ora sta proprio in questa frase: bisogna vivere, sbagliare, godersi i momenti, dedicare il tempo alle persone più care. Dante viene divorato dalla sua stessa fretta, perde il tempo e non lo riesce a recuperare, finché non ne comprende la reale importanza.
Nel vedere come di anno in anno la sua vita sia tremendamente cambiata, Dante si rende conto di non riuscire ad afferrare il tempo, di non poter rimediare ad errori che neanche sa di aver commesso. Trova la pace (sia personale sia nel suo rapporto con Alice) solo quando capisce che la fretta non serve. Il loop temporale, che inizialmente spaventa il personaggio interpretato da Edoardo Leo, in realtà è una sorta di terapia d’urto, con cui capisce che il tempo non è un nemico se si è in grado di controllarlo.
Edoardo Leo e Barbara Ronchi perfetti insieme

Edoardo Leo e Barbara Ronchi
A rendere la storia di Era ora ancora più efficace ci hanno pensato i due interpreti principali, Edoardo Leo e Barbara Ronchi, perfetti nei rispettivi ruoli. Leo si conferma un attore in grado di saltare dalla commedia al dramma in pochi minuti: non rinuncia al suo umorismo, ma riesce anche a commuovere e a far riflettere. Barbara Ronchi, di cui trovate qui la biografia, riesce a impersonare un’adorabile donna, che rappresenta chi il tempo se lo gode e sa aspettare (anche troppo paradossalmente). Insieme i due attori sono complementari e la loro chimica è talmente forte da essere uno dei punti forti della pellicola.
L’amico Valerio è la personificazione della saggezza
A sentire gli sfoghi e le paranoie di Dante c’è l’amico Valerio, insegnante di lettere che trova sempre le parole giuste e con grande ironia spiega a Dante cosa sta accadendo nella sua vita. É un angelo custode travestito da uomo, e proprio la scena di loro due insieme al parco è uno dei momenti più commoventi del film.
Era ora è uno dei migliori prodotti italiani originali Netflix (trovate qui tutte le altre novità di questo mese sulla piattaforma), merito di una storia divertente e poetica al tempo stesso. Come in una fiaba, la vita del protagonista viene travolta finché non trova la soluzione, la cui morale è un insegnamento prezioso per tutto il pubblico. É un film che non vuole solo intrattenere, ma vuole anche lasciare qualcosa a chi guarda.
Perché fare domani quello che posso fare oggi? Perché non mi prendo un giorno di ferie e sto con chi amo? Queste sono le domande che nascono dopo aver visto Era ora. Il potere del cinema è proprio quello di cambiare le vite degli spettatori attraverso le vite di altri personaggi, ed Era ora ha questo potere.

Studente di Giurisprudenza all’Università di Bologna e assiduo frequentatore della Cineteca. Appassionato di letteratura, teatro e giornalismo, ma soprattutto affamato di cinema.