Oggi 16 marzo è il compleanno di Diego Calva, promessa del cinema messicano e star di Babylon. Qui un approfondimento sulla sua carriera!
Oggi giovedì 16 marzo compie 31 anni l’attore messicano Diego Calva, nuova promessa del cinema latino, su cui consigliamo di tenere gli occhi bene aperti. La sua carriera è ora sulla cresta dell’onda grazie al suo ruolo di co-protagonista nel film Babylon, che l’ha consacrato tra le star nascenti dell’industria hollywoodiana, ma le origini Diego Calva risiedono nel cinema messicano e sudamericano.
Diego Calva Hernández, questo il suo nome completo, nasce a Città del Messico da una famiglia d’artisti; da sempre stimolato all’arte e alla lettura, già a 19 anni pubblica una sua raccolta di poesie. La passione per il mondo della scrittura e il suo imprinting col settore creativo lo portano ad iscriversi al Centro de Capacitación Cinematográfica (CCC), una delle scuole di cinema più importanti del Messico, dove studia regia e sceneggiatura.
Dopo un classico periodo di gavetta, in cui ricopre le più disparate professioni, da cameriere, a scenografo fino ad assistente di produzione, debutta infine come sceneggiatore e regista per alcuni cortometraggi. Tuttavia, capisce di ambire ad un ruolo di maggior rilievo davanti alla macchina da presa, attratto dall’idea di poter recitare e d’immedesimarsi nei ruoli che egli stesso scriveva. Comincia quindi la sua attività da attore.
Te prometo anarquía, primo lungometraggio con Diego Calva

Johnny e Miguel in Te prometo anarquía
Nel 2015 Calva debutta finalmente sul grande schermo col suo primo ruolo da protagonista nel film Te prometo anarquía. Diretto da Julio Hernández Cordón, l’attore allora ventitreenne interpreta Miguel, un giovane skater della classe media che si ritrova coinvolto nei traffici del crimine organizzato messicano, mescolando tale vicenda criminale a quella amorosa, attraverso il racconto della relazione prettamente sessuale col suo migliore amico Johnny.
Il film è stato molto apprezzato dalla critica sia per le sue qualità tecniche, legate in particolar modo al suo gusto fotografico nelle riprese della sottocultura dello skateboard, che per i temi trattati, tra i quali quello dell’omosessualità e soprattutto del traffico illegale di sangue nel paese. Per la sua interpretazione, Calva si è inoltre aggiudicato il premio di Miglior attore al Festival del Cine de La Habana, mentre il film è stato presentato ad importanti festival internazionali, da Locarno a Toronto.
ColOZio, il suo secondo film di rilievo

Manolo Caso, Orlando Miguel e Diego Calva in una scena del film
Nonostante abbia interpretato altri ruoli cinematografici nei cinque anni che lo separano da Te prometo anarquía, il suo secondo ruolo realmente di rilievo arriva nel 2020 con ColOZio. Ambientato nel 1994, ColOZio racconta di due giovani sregolati che, sotto effetto di alcol e droghe, hanno una visione: prevedono l’assassinio del presidente Luis Donaldo Colosio da lì a tre giorni, e intraprendono quindi un viaggio da Città del Messico a Tijuana per impedirlo. Perché due giovani ribelli dovrebbero arrischiarsi in un’impresa così ardita? Che dite, per il bene del paese? Assolutamente no, e per loro è molto chiaro: sapete quanti lussi e privilegi sono riservati, per chi salva il Presidente?
Il film è una sorta di parodia dell’Odissea di Omero: entrambi gli eroi, Ulisse e la coppia Diego-Gael compiono un viaggio, ma mentre il re acheo arrischia la propria vita per tornare ad Itaca dai propri sudditi e dalla moglie Penelope, i due ragazzi protagonisti di ColOZio vogliono semplicemente conquistarsi favoritismi politici, fama e successo. Un altro interessante riferimento para-testuale voluto dal regista Artemio Narro, e iscritto direttamente nel titolo del film, è diretto al Mago di Oz: Narro ha infatti detto che “i personaggi [del Mago di Oz] potrebbero anche essere una banda di messicani. A nessuno interessa aiutare Dorothy […], tutti vogliono andare d Oz per tornaconto personale”.
I ruoli televisivi, da El Recluso a Narcos

Alberto Guerra nei panni di El Mayo e Diego Calva in quelli di Arturo Beltrán Leyva in Narcos: México
Diego Calva ha inoltre interpretato diversi ruoli per la televisione, a partire dalla serie El Recluso del 2018, prodotta da Telemundo (rete televisiva statunitense che distribuisce programmi soltanto in lingua spagnola) e in cui appariva per 12 episodi in qualità del personaggio secondario di El Rubio. Un’altra serie che l’ha coinvolto è Desenfrenadas, prodotto di Netflix Messico uscito nel 2020 per una stagione, in cui Calva interpreta personaggio ricorrente di Joshua. La serie parla di un gruppo di tre amiche sul punto di partire per un viaggio alla ricerca di loro stesse, quando si aggiunge a loro una quarta inaspettata passeggera che cambierà tutti i loro piani.
Diego Calva in Narcos: México
Il ruolo che più lo espone a livello internazionale, prima del debutto ad Hollywood, è quello del personaggio ricorrente di Arturo Beltrán Leyva nella terza stagione in Narcos: México. La serie era stata inizialmente concepita come quarta stagione di Narcos, ma divenne infine uno spin-off della stessa, incentrata sul traffico di droga del Cartello di Guadalajara. Calva vi ha preso parte nella terza stagione, andata in onda nel 2021, vestendo i panni di uno dei quattro fratelli fondatori del Cartello di Beltrán Leyva.
Babylon: il debutto (ed il successo) ad Hollywood

Diego Calva in Babylon
Il ruolo che l’ha davvero lanciato nel mondo del cinema, non solo inserendolo ad Hollywood, ma anche facendogli ottenere la parte di co-protagonista in un film del regista più ambizioso degli ultimi anni, Damien Chazelle, è certamente quello di Manny Torres in Babylon. E nonostante il film, dal metraggio di tre ore, abbia ricevuto molte critiche per la sua pomposità e per i suoi eccessi, l’unico elemento che ha davvero messo tutti d’accordo è stata l’interpretazione di Diego Calva, che gli è valsa la nomination a Miglior attore in un film commedia o musicale ai Golden Globes.
Erano i primi mesi del 2020 quando Diego Calva ha visto davanti a sé l’opportunità di entrare nel cast del suo primo film Hollywoodiano, Babylon per l’appunto, ma la lavorazione è stata fin da subito turbolenta a causa dell’insorgere del Covid-19. I casting si sono svolti da lontano, così come le prove e le letture del copione, ma l’intesa col regista e con la protagonista Margot Robbie è stata immediata. Le riprese sono terminate nell’ottobre 2021, mentre il film è uscito in sala nel gennaio 2023.
Chazelle, parlando di Calva, ha infatti dichiarato: “C’era qualcosa di sognante nei suoi occhi, qualcosa di poetico. […] Aveva una sorta di abilità alla Al Pacino, in grado di comandare la macchina da presa senza dare l’impressione di fare nulla”. Ed è proprio allo stile recitativo (inimitabile) di Al Pacino che Chazelle gli avrebbe chiesto di fare riferimento, assegnandogli molti dei suoi film da studiare, e facendo addirittura suonare la musica de Il Padrino all’inizio delle riprese per farlo calare meglio nella parte.
Diego Calva è Manny Torres in Babylon

Diego Calva (Manny Torres) e Margot Robbie (Nellie LaRoy) in Babylon
Babylon è un film che ci porta nella Hollywood della fine degli anni Venti, quando avviene il tragico passaggio dal muto al sonoro, colpevole della rovina della carriera di molti attori e cineasti che per anni avevano conosciuto un cinema fatto prevalentemente di silenzi, gesti e sguardi. Nel film le carriere inizialmente rosee del divo Jack Conrad (interpretato da un Brad Pitt in ottima forma) e della sfrontata Nellie LaRoy (una bravissima Margot Robbie) vengono poi fagocitate dal turbine di eccessi e fama, che risparmia soltanto coloro che ne riconoscono i limiti e che accettano il cambio di tendenze del cinema parlato.
Chi è quindi Manuel “Manny” Torres nel film, e soprattutto, cosa rappresenta? Ebbene, Manny è un giovane ambizioso con origini messicane che vuole far parte “di qualcosa di più grande”, che crede nel cinema ed è disposto a tutto pur di lavorarci. A tutti i sacrifici, a tutti i ruoli, a tutti gli sfruttamenti del caso; ma non è disposto a perdere la propria integrità.
È significativo che proprio il suo personaggio, un latino in un’industria di soli bianchi, sia l’unico a salvarsi dalle dinamiche corrotte di Hollywood. Anzi, a dirla tutta, Manny e il trombettista Sidney Palmer, l’unico personaggio afroamericano del film, sono i soli che, pur arrivando all’apice della loro carriera, riescono infine a distaccarsene. Calva ha spiegato: “È un ruolo che come messicano è importante“, e aggiunge, “La rappresentanza messicana nei film d’epoca negli Stati Uniti è minima, se non inesistente. Io rappresento un messicano con una storia che non è affatto fuori dal mondo, un’altra storia di messicani che partono, cercano e, soprattutto, ce la fanno”.
I progetti futuri di Diego Calva

Diego Calva, la nuova promessa del cinema messicano
Pare che i prossimi progetti in cui è coinvolto Diego Calva siano il film drammatico messicano Bonded, prodotto da Yalitza Aparicio (Roma), attrice con la quale tornerà a lavorare in una serie messicana prodotta da Apple TV Plus dal titolo Familia de medianoche, basata su un documentario omonimo del 2019 e che racconta le vicende di una famiglia che guida un’ambulanza privata a Città del Messico.
Calva, che dopo il ruolo in Babylon dice ormai di vivere un sogno ad occhi aperti, per il suo futuro sogna ancora più in grande. Spera di poter lavorare con il regista messicano Guillermo del Toro, col francese Leos Carax o ancora con lo svedese Ruben Östlund. Ancora, vuole fare “molti film in spagnolo“, restando fedele alle proprie radici, e interpretare il muralista Diego Rivera in un suo biopic.
Se volete saperne di più sull’attore Diego Calva, da curiosità a qualche piccola confessione, vi lasciamo qui il simpatico video 10 cose di cui Diego Calva non può fare a meno! A presto, sempre su CiakClub.

Born in Treviso ma raised tra Townsville, Venezia, Udine e Parigi, il cinema lo guardo, lo studio e lo vivo. Con CiakClub, inoltre, lo scrivo.