Da oggi torna al cinema Akira, un capolavoro giapponese senza tempo. Scopri perché questo film è tanto importante!

In occasione del trentacinquesimo anniversario dalla sua uscita, precisamente il 14 marzo in lingua originale e il 15 marzo nella versione doppiata, torna al cinema uno dei massimi capolavori dell’animazione giapponese e della filmografia fantascientifica tout court: Akira. In questa nuova versione restaurata, potrete nuovamente godere appieno della magnificenza visiva di questo diamante, ora in 4K.

Adattamento dell’omonimo manga, il film di Katsuhiro Otomo è stato, inevitabilmente e incontrovertibilmente, un grandissimo capolavoro. Nonostante la struttura e il finale differiscano dal materiale cartaceo di riferimento, emerge un’opera incredibile che, in un progressivo crescendo narrativo, raggiunge picchi stratosferici. 

Come Akira cambiò tutto

Akira è uno dei film che, più di altri, ha rivoluzionato il modo un cui l’occidente guardava all’animazione giapponese. Già dalla sua uscita in sala nel 1988, è riuscito ad abbattere per sempre i preconcetti che aleggiavano intorno a questa tipologia di prodotti nipponici, mostrando al mondo ciò che quest’arte, passata troppo spesso in secondo piano, poteva fare. L’enorme potenzialità sopita nel disegno animato travolse ogni cosa.

Oltre a sfondare le aspettative di pubblico e critica, Akira riuscì a elevarsi, come mai era successo prima di allora ad un prodotto del genere, al livello dei più grandi film hollywoodiani ed europei. Dopo Akira niente fu più lo stesso, tanto che ad oggi il film appare in alcune importanti classifiche sui più grandi film di tutti i tempi. Non solo per quello che intrinsecamente è, ma anche per ciò che ha innescato.

È l’anno 2019, dopo lo scoppio della terza guerra mondiale Neo Tokyo è ormai teatro di scontri e degrado sociale e il sangue della rivolta ribolle al di sotto della superficie. In questo scenario i teppisti protagonisti, Kaneda e Tetsuo, verranno a contatto con il misterioso progetto Akira. Questo incontro cambierà per sempre le loro vite.

Una ferita inguaribile

Una scena tratta da Akira

Una scena tratta da Akira

Si tratta di un film che è anche figlio dello storico trauma che i giapponesi hanno subito dopo l’atomica. Una tragedia che segnò un cambiamento epocale per il paese, tracciando in modo indelebile un prima e un dopo. La primissima scena del film mostra l’annientamento da cui poi risorgerà il mondo in cui si innestano le vicende narrate.

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La profondità di ciò che viene raccontato e la maturità delle tematiche hanno permesso di creare il ritratto decadente di una società divorata dal suo passato di distruzione e dal trauma derivatone. Per esorcizzare queste paure l’uomo e la tecnica si fondono, creando un mostro di proporzioni catastrofiche.

Quando un cult non invecchia mai

Due dei personaggi nel film

Due dei personaggi nel film

Ancora oggi è attuale, potentissimo anche dal punto di vista tecnico. L’estetica di questo capolavoro ha plasmato intere generazioni di registi e spettatori, come hanno saputo fare altri grandi cult del Sol Levante (come Perfect Blue per citarne uno). Tutto ciò che è venuto dopo è, più o meno consciamente, derivato da Akira.

Non c’è un solo aspetto che abbia subito il peso del tempo. Le musiche, quasi arcaiche, mescolano suoni antichissimi con il metallo del futuro che verrà, la regia non lascia niente al caso e riesce a valorizzare ogni singola scena. Insomma, Akira è tutt’oggi una maestosa allegoria della volontà di potenza dell’uomo, resa impeccabilmente.

Inconfondibilmente Akira

Una delle scene più iconiche di Akira

Una delle scene più iconiche di Akira

Fumi, neon, colori allucinati, metallo, sangue, visioni, cemento, vengono assemblati in un quello che all’epoca era a tutti gli effetti un innovativo collage fantascientifico (classificazione forse persino riduttiva). Sporco, crudele, crudo, violento, caustico, viscerale, rappresenta l’urgenza artistica dell’autore È chiaro che Katsuhiro Otomo decise di mostrare al mondo una parte della sua anima.

Dopo la sua riapparizione in sala nel 2018, sarebbe un peccato perdersi questo evento. Non lasciatevi sfuggire l’occasione e fiondatevi subito al cinema per godere appieno di questo film, tanto importante quanto imprescindibile. Akira va assolutamente visto almeno una volta nella vita.

Riccardo Dellai

Riccardo Dellai

Riccardo Dellai è nato a Busto Arsizio e attualmente vive in provincia di Milano, a San Vittore Olona. Classe 1997, è laureato in Cinema e Televisione e lavora come sceneggiatore per una piccola casa di produzione meneghina. La passione per la scrittura ce l'ha da sempre e tra racconti, romanzi brevi, sceneggiature e articoli non può fare a meno di scrivere.

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