Ben Winston, regista della tanto attesa reunion di Friends, ha risposto alle critiche circa la mancanza di diversità etnica
La reunion di Friends ha entusiasmato tutti, oltre che far registrare ottimi ascolti, sfruttando l’incredibile attesa che, in parte a causa dei continui rinvii, in parte a causa del Covid, ha generato un enorme hype tra i fan.
Ad accompagnare l’episodio della reunion però continuano ad essere le critiche per la mancanza di diversità etniche e a tal proposito il regista ha infatti dichiarato:
“Abbiamo Malala, Mindy Kaling, BTS [la boy band sudcoreana]. Ci sono tre donne del Ghana, una che parla di come Friends le ha salvato la vita. Due ragazzi del Kenya. Tre bambini in India. Che altra diversità vogliono? Il cast è il cast. È stato realizzato nel 1994. Penso che sia straordinario come resista bene alla prova del tempo.”
Poi ha voluto esprimere un parere circa l’esito di quello che è stato a tutti gli effetti un evento:
“Non tutti potevano unirsi a noi. Ma sono davvero contento dello spettacolo che siamo riusciti a mettere insieme.”
La critica più diffusa sul web era proprio legata alla mancanza di diversità etniche tra i personaggi della serie, David Schwimmer, tempo fa, aveva risposto in questo modo:
“Ero già in sintonia con le questioni sociali e le questioni di uguaglianza. È un argomento che mi è sempre interessato. Ed ero comunque ben consapevole della mancanza di diversità sul set. Una delle prime fidanzate di Ross nello show era asiatica. In seguito c’è stata un’afroamericana (Charlie per l’appunto, ndr) Questo è accaduto anche perché sono stato io a volerlo.”
Marta Kauffman invece aveva affermato:
“Chiedo scusa. Avrei voluto sapere allora ciò che so oggi. Avrei preso decisioni molto diverse. Voglio dire, in azienda abbiamo sempre incoraggiato la diversità, ma personalmente non ho fatto abbastanza, e adesso non faccio altro che chiedermi “Cosa posso fare?” Cosa posso fare di diverso? Come posso gestire la mia serie in modo nuovo? E non è soltanto qualcosa che avrei voluto sapere quando ho iniziato a fare la showrunner, ma anche fino all’anno scorso.”

Cinematograficamente onnivoro, sono cresciuto tra l’autorialità dei fratelli Coen ed i fagioli western di Bud Spencer e Terence Hill. Sogno di sceneggiare un film in cui Trinità e Bambino prendono a sberloni i responsabili del furto del proprio tappeto che “dava un tono all’ambiente”.