Il ministero della Cultura e dell’informazione dell’Arabia Saudita fa cadere il bando sulle sale cinematografiche che vigeva da 35 anni, iniziano le procedure per le autorizzazioni.
È di oggi la notizia secondo cui a Ryad, capitale dell’Arabia Saudita, è stata finalmente aperta la strada per la diffusione delle sale cinematografiche in tutto il regno. Secondo quanto riportato da Repubblica il ministro della Cultura e dell’Informazione, Awwad Bin Saleh Alawwad, in una nota ufficiale ha dichiarato << Crediamo che le prime sale cinematografiche possano essere aperte già a Marzo >>. A conferma di queste parole, la commissione generale per i media audiovisivi, ha già iniziato le procedure per le autorizzazioni dei cinema nel regno.
L’annuncio di oggi va a confermare un processo ormai in atto da tempo. La costruzione delle sale era già stata avviata da in precedenza ed a Ryad era anche stato ospitato un piccolo Festival di Cortometraggi, nel centro culturale intitolato a Re Fahd, aperto a tutta la popolazione con la possibilità di acquistare panini e caffè arabo al posto dei più classici Pop Corn e Coca-Cola.
Il bando sulle sale cinematografiche fu introdotto ben 35 anni fa in seguito ad una svolta di carattere ultraconservatore, per i muftì dell’Arabia Saudita le sale cinematografiche singolo alla depravazione ed alla promiscuità. L’abolizione del bando si aggiunge, in un disegno più ampio, ad un processo di apertura culturale dell’Arabia Saudita. Ricordiamo infatti il decreto emanato a Settembre dal Re Salman sulla patente alle donne (con le prime che dovrebbero essere rilasciate a Giugno del prossimo anno) e quello più recente relativo all‘ingresso (delle donne) negli stadi, con l’intento di promuovere alle famiglie intere gli eventi sportivi e non più solo agli uomini. Il cinema si conferma quindi, se ce ne fosse bisogno, come simbolo e sinonimo di cultura e di civiltà.
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